HomeNazionale

Sicilia, terra di pokeristi sportivi: ecco chi sono i più illustri

In Italia il poker sportivo ha una storia pluralistica: molti campioni nazionali e internazionali hanno mosso i primi passi nei circoli locali o davanti a un computer, imparando strategie e letture che poi hanno affinato nei tornei più importanti. Alcuni territori, Sicilia compresa, hanno saputo produrre giocatori capaci di emergere sia nei circuiti live sia in quelli online, contribuendo a rendere il panorama nazionale uno dei più ricchi e competitivi in Europa. Alcuni, invece, si sono avvicinati al poker sportivo grazie ai tornei organizzati in rete. Tra competizioni freeroll e l’utilizzo di bonus per il poker senza deposito, i futuri campioni delle diverse specialità hanno preso la mano con strategie e carte, in modo da poter affrontare avversari di livello sempre crescente. Questo pezzo racconta la carriera di alcuni dei giocatori siciliani più rappresentativi, sottolineando le loro origini isolane e il percorso che li ha portati ai tavoli nazionali e internazionali.

Dario Alioto (Palermo)
Partiamo da Dario Alioto. Noto nel circuito con il soprannome “Ryu”, Alioto è forse tra i poker player siciliani più riconosciuti a livello internazionale. Nato a Palermo nel 1984, Alioto ha ottenuto risultati importanti fin dai primi anni della sua carriera: la svolta arrivò nel 2005 con il settimo posto al main event dell’EPT di Barcellona, risultato che gli aprì le porte del circuito europeo. Specialista del Pot Limit Omaha, ha conquistato un braccialetto alle World Series of Poker Europe nel 2007 nell’evento 5.000 Pot Limit Omaha, segno di una tecnica e di una competenza consolidata nelle varianti a piatto grosso. Nel corso degli anni si è guadagnato la reputazione di giocatore “totale”, capace di competere con continuità sia ai tavoli cash sia nei tornei main. L’origine palermitana e il legame con la scena siciliana sono spesso richiamati nelle sue interviste e nei profili pubblici, a testimonianza di come la sua formazione italiana abbia influito sul percorso professionale.

Mario Sfameni (Milazzo)
Mario Sfameni, farmacista di Milazzo, è un altro nome importante nel panorama siciliano del poker. Pur non essendo un professionista a tempo pieno nello stesso senso di alcuni colleghi, Sfameni ha contribuito a portare la bandiera siciliana sui palcoscenici internazionali: è stato componente della Nazionale italiana di poker che ha ottenuto risultati rilevanti nei tornei a squadre, e nel 2017 è stato tra i protagonisti nella formazione che ha centrato una medaglia ai mondiali, con un vivo collegamento alla comunità pokeristica siciliana che parla la lingua e le tradizioni dell’isola. Il suo percorso dimostra come il poker sportivo in Sicilia non sia appannaggio esclusivo dei professionisti “full time”, ma coinvolga anche figure con carriere esterne che però contribuiscono al tessuto agonistico locale e nazionale.

Massimo Majolino (Messina)
Massimo Majolino, originario di Messina, figura tra i giocatori citati nella selezione della Nazionale italiana che ha fatto parlare di sé per la forte presenza di giocatori siciliani. La sua esperienza, come quella di altri atleti provenienti dalla regione, mette in evidenza la qualità della scuola siciliana di poker: non soltanto risultati individuali ma anche capacità di inserirsi in contesti di squadra e di rappresentanza per l’Italia. Queste caratteristiche sono analoghe a quelle in altri sport dove alcuni siciliano stanno brillando negli ultimi anni. Le cronache locali e nazionali che hanno seguito quelle competizioni sottolineano il peso dei siciliani nella squadra azzurra, riflettendo un radicamento territoriale che ha radici nell’attività dei circoli e nelle reti amatoriali dell’isola.

Giuseppe Grimaldi (Agrigento)
Anche Giuseppe Grimaldi, di Agrigento, è tra i nomi che emergono quando si considera il contributo siciliano nel poker agonistico italiano. La sua partecipazione ai progetti che hanno portato la Nazionale a competere ad alti livelli dimostra come città e province della Sicilia abbiano saputo offrire talenti capaci di misurarsi con le migliori scuole nazionali. Le testate regionali che hanno raccontato quei successi hanno più volte evidenziato la capacità di giocatori come Grimaldi di rappresentare con orgoglio il proprio territorio.