RAGUSA – Eseguita dalla polizia un’ordinanza di misura cautelare del divieto di avvicinamento, con applicazione del braccialetto elettronico, a carico di un tunisino di 42 anni per maltrattamenti in famiglia ai danni della figlia minorenne. Quest’ultima, dopo aver denunciato il padre, ha raccontato di subire da tempo percosse senza motivo. La denuncia ha rivelato un quadro drammatico, con la giovane che ha riferito di non essere mai stata autorizzata a frequentare la scuola, di essere stata costretta a lavorare nelle serre con il genitore e di non aver potuto accedere alle cure mediche, anche a seguito di infortuni. La minore è stata affidata a una comunità, con l’assoluto divieto di essere consegnata al padre o ad altri parenti e con l’interdizione da qualsiasi forma di contatto.
“La ragazza sta bene e si trova al sicuro in una struttura protetta”: è quanto dichiarato dal tutore nominato dal tribunale per i minorenni di Catania, ovvero l’avvocato Floriana Cappello del foro di Ragusa.