MODICA – E’ accusato di incendio aggravato, danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale il 53enne tunisino arrestato per aver dato fuoco a 3 auto della guardia di finanza parcheggiate dinanzi alla caserma di corso Umberto a Modica. La stessa facciata della sede delle fiamme gialle è rimasta parzialmente danneggiata. Sulla base degli elementi raccolti, sono stati organizzati specifici appostamenti nel quartiere di Modica Alta, dove la Polizia di Stato ha individuato una casa fatiscente usata come rifugio dal sospettato. La sera del 28 novembre, i poliziotti sono entrati nell’abitazione e lo hanno trovato al primo piano, seduto al buio e illuminato solo da una candela accesa. Il soggetto, presente regolarmente sul territorio nazionale e con precedenti penali per incendio, danneggiamento e reati contro la persona, ha tentato di scappare saltando da una finestra del secondo piano appena ha visto gli agenti. Tuttavia, è stato subito bloccato, impedendo che potesse estrarre un coltello nascosto nei pantaloni.
Durante la successiva perquisizione domiciliare, sono stati trovati sia gli abiti che l’uomo indossava la notte dell’incendio sia una valigia pronta con altri vestiti, elementi che hanno rafforzato il quadro della sua responsabilità e comprovato la sua volontà di fuga. L’uomo è stato quindi portato al Commissariato di Polizia di Modica, dove sono state eseguite le procedure di fotosegnalamento e redatto il verbale di fermo d’iniziativa, in collaborazione con i finanzieri, per i reati di incendio aggravato, danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale. Successivamente, è stato trasferito al carcere di Ragusa, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Il magistrato ha convalidato il fermo e disposto la custodia cautelare in carcere. L’intervento tempestivo delle forze dell’ordine e l’esame delle immagini di videosorveglianza sono stati quindi determinanti per risalire rapidamente al presunto autore dell’incendio notturno, fermato a Modica Alta. Gli investigatori avrebbero fin da subito indirizzato le indagini verso un uomo incappucciato, ripreso dalle telecamere mentre armeggiava nei pressi dei veicoli, maneggiando, a quanto pare, dei fusti, presumibilmente pieni di liquido infiammabile. Il rogo sarebbe divampato infatti pochi minuti dopo, intorno alle 4 della notte tra mercoledì e giovedì.
“Un fatto molto grave” è stato definito quanto accaduto dall’opinione pubblica, dalle forze politiche e dalle associazioni di categoria, che hanno espresso solidarietà al corpo. I vigili del fuoco di Modica erano intervenuti in maniera tempestiva dopo l’allarme lanciato dagli stessi finanzieri di turno. I veicoli, tra cui una Jeep Renegade, erano andati completamente distrutti. I pompieri avevano circoscritto il rogo, evitando danni maggiori. Nessuno era rimasto ferito. Da chiarire il movente che ha spinto il presunto piromane ad appiccare le fiamme.

