Spaccio di droga tra Vittoria e Comiso per un giro d’affari di oltre un milione di euro. Scena muta degli indagati dinanzi al magistrato

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Spaccio di droga tra Vittoria e Comiso per un giro d’affari di oltre un milione di euro. Scena muta degli indagati dinanzi al magistrato

VITTORIA – Si sono per la maggior parte avvalsi della facoltà di non rispondere, in sede di interrogatorio dinanzi al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Catania, collegati in videoconferenza, gli indagati arrestati su disposizione della direzione distrettuale antimafia etnea e da personale della Squadra Mobile di Ragusa, del commissariato di Vittoria e della Compagnia Carabinieri di Vittoria, perché indiziati di aver fatto parte e gestito 2 associazioni criminali che si spartivano il traffico e lo spaccio al minuto di droga, tra Vittoria e Comiso. I legali degli indagati hanno annunciato ricorso davanti al Tribunale del Riesame di Catania.

Stando a quanto emerso dalle indagini, la droga veniva reperita a Catania e in altri posti della Sicilia, per un volume d’affari che superava il milione di euro, a fronte di migliaia di cessioni di droga a centinaia di assuntori. Le manette sono scattate per 14 soggetti, tra cui una donna, di cui 3 indagati di spicco: Massimiliano Buzzone, Francesco Giliberto e Giuseppe Russo, ritenuti essere dagli inquirenti a capo delle 2 organizzazioni criminali che si spartivano le piazze di spaccio. Gli indagati si rifornivano di significative partite di stupefacente attraverso collaudati canali, occupandosi in maniera diretta dello spaccio al dettaglio. Uno degli indagati, Emanuele Lauretta, fornitore abituale delle 2 associazioni, originario di Gela, si era trasferito stabilmente a Comiso, divenendo il punto di riferimento dei 2 sodalizi per l’approvvigionamento dello stupefacente, vantando un canale diretto e privilegiato con i fornitori, che si trovavano principalmente nel capoluogo etneo.

Un casolare in aperta campagna, in territorio di Vittoria, veniva utilizzato come base di deposito e stoccaggio della droga. Un’altra indagata è stata segnalata all’autorità giudiziaria per riciclaggio di circa 100.000 euro in contante. 3 dei provvedimenti cautelari sono stati notificati a soggetti già detenuti, mentre uno degli indagati si è reso irreperibile. Al termine dell’esecuzione dei provvedimenti cautelari gli arrestati sono stati condotti in carcere. Si tratta, oltre ai già citati Buzzone, Giliberto, Russo e Lauretta, di Orazio Tasca, Gioacchino Fiore, Hedi Belgacem, Emanuela Tummino, Santino Russo, Giuseppe e Giovanni Cutrona, Gaetano Di Stefano e Giovanni Stefano Tummino, tutti di età compresa tra i 50 e i 30 anni. Le indagini congiunte dei militari dell’Arma e della squadra mobile sono durate mesi, con appostamenti, pedinamenti, riprese video per documentare le cessioni di droga, ed intercettazioni telefoniche ed ambientali, fino al blitz scattato all’alba di martedì.