RAGUSA – È stato istituito un nuovo Master di primo livello legato al Corso di Laurea in Management delle Imprese per l’Economia Sostenibile (Mies) dell’Università di Catania, con sede a Ragusa. Il Master riguarderà i Processi di Internazionalizzazione d’Azienda e si svolgerà presso la sede ragusana. È un’iniziativa condivisa con il Consorzio Universitario e le imprese del territorio, che consolida il ruolo di Ragusa come polo di riferimento per l’economia sostenibile nel Mezzogiorno, grazie all’impegno profuso dal prof. Pierluigi Catalfo, presidente del Corso di Laurea Mies, e dalla prof.ssa Agata Matarazzo, coordinatrice del Master. “In questi ultimi anni – dichiara l’assessore all’Università del Comune di Ragusa, Giovanni Iacono – a Ragusa siamo passati da un solo corso di laurea in Lingue, corso di eccellenza, all’avere oggi in aggiunta corsi di grande specificità e attrattiva: di Economia Sostenibile, di Agraria (Gestione dei sistemi produttivi agrari mediterranei), di Scienze Motorie e adesso anche un Master di primo livello. Siamo soddisfatti del numero di immatricolazioni che abbiamo registrato per il nuovo anno accademico per la sede di Ragusa”. Per il nuovo Master, le iscrizioni sono aperte fino al 15 gennaio 2026 per un massimo di 30 iscritti. Il bando è disponibile QUI.
Ma intanto numerosi disagi si registrano alla residenza universitaria Castillet a Ragusa Ibla, con stanze prive di servizi igienici funzionanti e pareti segnate da una quantità eccessiva di muffa. “Mentre l’Università di Catania si appresta ad attivare nuovi corsi di laurea, con il conseguente aumento degli iscritti nella sede di Ragusa – si legge nella nota a firma delle rappresentanti degli studenti – i posti letto disponibili per i fuori sede diminuiscono, anche a causa della caduta di calcinacci all’interno delle stanze”. Si tratta di problemi più volte denunciati dalle rappresentanti degli studenti Ginevra Pistritto e Ludovica Guarnaccia, che finora non hanno però trovato alcuna soluzione. “I posti letto erano già pochi, solo 18 – affermano le 2 rappresentanti degli studenti – e alcune stanze sono state chiuse perché non sicure. Abbiamo sperato per anni che qualcosa si risolvesse, abbiamo ascoltato promesse non mantenute da parte dell’Ersu, ma ora non c’è più tempo”. Segnalate anche le precarie condizioni della cucina e della sala comune all’interno dello studentato: “Gli studenti non possono usare il frigorifero e la lavatrice perché fuori servizio e le piastre a induzione non sono sufficienti per la preparazione dei pasti. Nei mesi estivi, inoltre, la residenza diventa invivibile: i condizionatori non funzionano”. La richiesta di Pistritto e Guarnaccia è dunque chiara: “Vogliamo che vengano avviati i lavori nel più breve tempo possibile, perché ogni studente ha il diritto di vivere e studiare in un luogo accogliente e dignitoso”.

