I consiglieri Caruso e Nigro insistono sul futuro della piscina comunale di Modica: “Occorre chiarezza sulle procedure per la riapertura”

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I consiglieri Caruso e Nigro insistono sul futuro della piscina comunale di Modica: “Occorre chiarezza sulle procedure per la riapertura”

MODICA – I Consiglieri Comunali Massimo Caruso e Paolo Nigro (già primi firmatari dell’interrogazione che ha riportato al centro del dibattito cittadino la questione della chiusura della Piscina Comunale di Modica) intervengono in seguito al dibattito avvenuto durante la seduta del Consiglio Comunale di lunedì sera. “Abbiamo dovuto notare, con profondo rammarico, l’atteggiamento del sindaco Maria Monisteri durante la nostra richiesta di chiarezza sulla chiusura dell’impianto natatorio – dichiarano i Consiglieri Caruso e Nigro – la risposta della Monisteri, marcatamente nervosa e stizzita, appare come la prova lampante di un disagio e un nervosismo che, evidentemente, serpeggia da tempo tra i banchi dell’ex maggioranza, ora chiamata a gestire direttamente una questione di tale importanza per la Città ed il comprensorio.

Ma l’elemento di maggiore preoccupazione – sottolineano i Consiglieri – è l’ulteriore e clamoroso scarto di cifre fornito dalla prima cittadina riguardo ai debiti accumulati dall’ex gestore della struttura. Solo un paio di settimane fa si parlava di una cifra ben superiore. Lunedì sera in Consiglio, la Monisteri ha dichiarato che tali debiti ammonterebbero a meno della metà di quanto precedentemente dalla stessa comunicato all’opinione pubblica. Ci chiediamo con quale grado di serietà sono stati affrontati i conteggi fino a questo momento? Questa imbarazzante discrepanza ci porta a chiedere pubblicamente e con forza: ci sono forse ulteriori errori di calcolo? Un’ulteriore rettifica renderebbe non solo inaccettabile, ma veramente tragicomica la chiusura prolungata di una struttura sportiva così vitale per migliaia di cittadini, atleti e società.

La mancanza di trasparenza e la confusione sui numeri stanno minando la fiducia dei Modicani, che esigono risposte immediate e precise per la riapertura della Piscina che non può e non deve rimanere chiusa. Ed inoltre torniamo a chiedere con forza le motivazioni che hanno spinto il primo cittadino a cambiare rotta sull’affidamento della piscina solo oggi. Senza considerare i 5 anni in cui ha ricoperto il ruolo di assessore allo sport e dal giugno 2023 ad oggi indossando la fascia tricolore, perché non ha provveduto alla revoca della gestione piuttosto che concedere ulteriori proroghe soprattutto se in presenza di una tale situazione debitoria da parte dell’ente gestore? Situazione che, lo ribadiamo, conosce solo il Sindaco e che comunque pare stia diminuendo di giorno in giorno”.

I Consiglieri Caruso e Nigro ribadiscono l’urgenza di fare chiarezza definitiva sui passaggi amministrativi e finanziari che hanno portato al blocco delle attività della Piscina Comunale, sollecitando il sindaco a fornire dati certi e inequivocabili senza ulteriori tentennamenti o manifestazioni di insofferenza. A tal proposito dichiara il consigliere Caruso: “Sinceramente ci sono rimasto male da un punto di vista umano quando il sindaco ha affermato di non conoscere la mia voce dopo 2 anni e mezzo di consiglio comunale. Evidentemente nella confusione che regna sovrana tra l’amministrazione, ha dimenticato i 5 anni trascorsi nel mandato consiliare della seconda legislatura del Sindaco Ignazio Abbate in cui eravamo seduti fianco a fianco, ha dimenticato l’ultima campagna elettorale in cui più volte il sottoscritto ha organizzato riunioni politiche a sostegno e con la presenza dell’allora candidata Monisteri, ha dimenticato l’impegno che il sottoscritto e tutti noi consiglieri, da lei ripetutamente additati nei peggiori modi possibili, abbiamo messo per portarla a ricoprire il ruolo di Sindaco. Non pretendiamo riconoscenza ma soltanto onestà intellettuale e rispetto personale ed istituzionale, cosa che ultimamente latita”. “Al Sindaco – concludono i consiglieri Caruso e Nigro – auguriamo di ritrovare presto quella serenità necessaria per amministrare una Città importante come Modica”.