MODICA – Una alleanza intercomunale che unisce Modica, Ragusa, Scicli, Vittoria, Santa Croce Camerina e Giarratana per gestire in modo integrato le risorse europee del Pr Fesr Sicilia 2021-2027. Ad illustrare i dettagli il sindaco Maria Monisteri, assieme agli assessori Tino Antoci e Antonio Drago, fautori dei progetti. Con un investimento complessivo di oltre 52 milioni di euro, la Fua Ragusa rappresenta una delle aree urbane più strategiche del Sud Est siciliano, e Modica ne è tra i protagonisti, con una dotazione diretta di 10,4 milioni di euro più ulteriori quote derivanti da progetti comuni. Il programma è già operativo con l’obiettivo è realizzare una strategia intercomunale che promuova mobilità sostenibile, rigenerazione urbana, digitalizzazione, protezione civile e valorizzazione turistica. Tra i progetti più ambiziosi, la ciclovia intercomunale da 150 km che unirà tutti i comuni della rete, collegando siti culturali, naturalistici ed enogastronomici, trasformando l’area iblea in una vera destinazione per il turismo in bici.
Per Modica è prevista un’area intermodale San Giovanni, con un investimento di 2,8 milioni di euro, che sarà il nuovo punto di interscambio urbano e naturalistico. Il progetto prevede un’area integrata con servizi smart, telecontrollo accessi, illuminazione intelligente, parcheggi per auto e bus, e persino un ufficio turistico con biglietteria digitale. E poi una pista ciclo-pedonale Maganuco – Marina di Modica – 3,7 km di pista ecologica con materiali sostenibili, illuminazione solare e rigenerazione della Piazzetta di Maganuco. Valore dell’intervento: 2,3 milioni di euro. La riqualificazione dello Stadio “Pietro Scollo”, con un investimento di 1,87 milioni di euro per rendere l’impianto polifunzionale e accessibile, con aree verdi, percorsi fitness e spazi per grandi eventi fino a 7.000 spettatori. La riqualificazione del Polo Commerciale con 3 milioni di euro, che trasformerà l’ex strada statale 115 in un moderno asse urbano con nuove aree verdi, rotatorie, marciapiedi, illuminazione a led, attraversamenti rialzati e videosorveglianza, per rendere il quartiere più sicuro e vivibile.
A questi interventi si aggiunge la richiesta di finanziamento al Ministero dell’Interno, per un totale di 5 milioni di euro, che riguardano la messa in sicurezza di strade, piazze e strutture scolastiche, oltre all’efficientamento energetico di edifici pubblici. Il filo conduttore è la rigenerazione sostenibile: rendere Modica una città più accessibile, digitale, sicura e orientata al turismo. “Il dissesto non ha rallentato e non rallenterà la nostra visione – ha affermato l’Assessore Tino Antoci – abbiamo dimostrato che quando si pianifica nel medio periodo, la città continua a crescere anche nei momenti più complessi. Oggi Modica porta a casa oltre 15 milioni di euro: una cifra enorme, che da sola vale quanto quasi tutto il Pnrr comunale e che è il frutto di 2 anni di progettazione spinta, fatta in silenzio e con metodo”. “Oggi non presentiamo solo opere – ha aggiunto l’assessore Antonio Drago – ma una traiettoria. Modica sta diventando un modello di area urbana che cresce non consumando territorio, ma valorizzandolo, integrandolo, rigenerandolo. I 15 milioni sono un risultato storico e non sono frutto del caso: sono il risultato di una visione condivisa dentro la coalizione territoriale, di un lavoro tecnico enorme, e di una politica che ha deciso di non farsi schiacciare dal dissesto, ma usare il dissesto come leva per cambiare paradigma”.

