Il ritorno in grande stile di Eurochocolate a Modica è più di una suggestione: primi contatti tra il patron Guarducci e la giunta comunale

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Il ritorno in grande stile di Eurochocolate a Modica è più di una suggestione: primi contatti tra il patron Guarducci e la giunta comunale

MODICA – Il ritorno in grande stile di Eurochocolate a Modica è più di una suggestione: la circostanza, né confermata ma neanche smentita dai diretti interessati, è testimoniata dai primi contatti tra il patron del festival internazionale del cioccolato con sede a Perugia Eugenio Guarducci, e l’assessore comunale al turismo Tino Antoci, nell’ambito dell’inaugurazione, proprio a Perugia, del Museo esperienziale Città del Cioccolato, dove è presente, nella sezione dedicata alla Storia del Cioccolato in Italia e all’interno del Choco Shop, la città di Modica con tutta la sua gloriosa storia sul cioccolato. Tra golose ricette, degustazioni che saranno presto inserite nel programma del Lab attiguo al museo e vari prodotti da gustare, Modica ha il suo posto d’onore tra i Distretti Italiani del Cioccolato. L’occasione è stata quindi fondamentale per riallacciare i rapporti con Guarducci, da sempre affezionato a Modica e al quale non dispiacerebbe riportare il suo Eurochocolate a distanza di anni dall’ultima edizione.

Ad Antoci hanno fatto piacere le parole pronunciate da Eugenio Guarducci, Direttore Artistico della Città del Cioccolato, che si è detto “Felice di riallacciare i rapporti con Modica”. Guarducci ha voluto ringraziare l’Amministrazione per il prezioso prestito di rari oggetti a tema, sottolineando come “Le relazioni con i produttori modicani di cioccolato si siano consolidate nel tempo e come sia stato un piacere ricevere le nostre eccellenze in bella mostra nell’esclusivo Choco Shop”. “Un piacere – afferma Antoci – che si vive nel cuore di un laboratorio di cioccolato modicano dove il tempo sembra rallentare e che oggi abbiamo vissuto assieme all’assessore comunale alla transizione digitale Antonio Drago, presenziando a questo momento che ritengo sia la pietra miliare verso il ritrovato rapporto tra Modica e Eurochocolate. La manifestazione potrebbe tornare a Modica già in primavera, probabilmente ad aprile. Potrebbe trattarsi di un evento “sperimentale”, tra tradizione ed innovazione della formula, che possa fungere da base per un rapporto radicato che possa in un prossimo futuro proiettare l’evento, da Modica, a livello nazionale, come accadeva in passato, se non addirittura internazionale, proiettando la Città della Contea alla ribalta nazionale, con positive ricadute economiche nel settore turistico, ricettivo e commerciale. Questi mesi saranno cruciali per concretizzare il progetto.

Nel frattempo la Città del Cioccolato a Perugia accoglie da oggi, in teche dedicate, alcuni esclusivi attrezzi della tradizione cioccolatiera modicana. Le formine, consumate dall’uso, custodiscono da generazioni il design inconfondibile delle tavolette: rettangoli imperfetti, testimoni di un’arte che rifiuta la modernità levigata. Accanto, una spatola di ferro di quelle che scivolano lente sulla massa tiepida, stendendo il cioccolato grezzo con gesti antichi e precisi. Il metate, pietra vulcanica che si usava un tempo, in grado di custodire il calore per sciogliere il cacao senza mai cuocerlo davvero; e ancora, una grattugia, altre formine e i piccoli attrezzi d’uso quotidiano, silenziosi complici di una lavorazione che è più rito che produzione.

Nella foto in altro da sx il patron di Eurochocolate Eugenio Guarducci e gli assessori comunali di Modica Tino Antoci e Antonio Drago