Un 40enne picchiato a colpi di bottiglia a Ragusa da 2 tunisini nella spedizione punitiva dopo un diverbio con una donna di 36 anni

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Un 40enne picchiato a colpi di bottiglia a Ragusa da 2 tunisini nella spedizione punitiva dopo un diverbio con una donna di 36 anni

RAGUSA – Sono 3 gli indagati in riferimento all’aggressione che il 2 settembre scorso ha destato allarme tra i residenti del centro storico di Ragusa, quando un vittoriese di 40 anni è rimasto ferito in seguito a una violenta colluttazione. Le indagini per fare piena luce sull’episodio sono state condotte dai carabinieri della Compagnia di Ragusa. La vittima è stata aggredita a colpi di bottiglia ed è stato necessario il ricorso degli operatori sanitari del 118 che sono intervenuti per accompagnarlo in ospedale. In manette è finito un tunisino di 27 anni, residente a Ragusa. Agli arresti domiciliari è stato posto un tunisino di 34 anni, mentre ad una donna ragusana di 36 anni, convivente del nordafricano finito in cella, è stato imposto dal Gip del Tribunale di Ragusa l’obbligo di dimora in città, con il divieto di uscire di casa nelle ore serali.

La Procura della Repubblica di Ragusa contesta agli indagati il reato di lesioni aggravate per futili motivi di vendetta per un diverbio tra il vittoriese e la donna indagata avvenuto il 28 agosto scorso quando, seconda l’accusa, l’uomo gravemente ferito aveva insultato la ragusana ed aveva preso a calci il portone d’ingresso della sua casa. Il vittoriese è stato curato dai sanitari dell’ospedale Giovanni Paolo II di Ragusa. Ha riportato fratture alle ossa nasali, trauma cranico e policontusioni, ferite giudicate guaribili in oltre 40 giorni. E’ stato colpito con calci pugni dai 2 tunisini indagati e con un colpo di bottiglia di vetro alla testa. La donna è accusata di essere concorrente morale ed istigatrice. Al tunisino finito in cella viene contestato anche il reato di minacce ai danni del vittoriese. Nelle prossime ore cominceranno gli interrogatori.