ACATE – Aveva trascinato un pony vivo con l’auto fino ad ammazzarlo: un 41enne di Acate è stato assolto dall’accusa di uccisione di animali con la formula perché il fatto non sussiste. La pubblica accusa aveva chiesto 2 anni di reclusione, ma il giudice onorario del Tribunale di Ragusa lo ha prosciolto, accogliendo la tesi difensiva degli avvocati difensori. Per la medesima vicenda è imputato, in procedimento separato, anche un 35enne, pure lui di Acate. Secondo l’accusa, il 3 aprile di 3 anni fa, i 2 avrebbero provocato la morte del pony femmina di 10 anni, del peso di 250 chili, appartenente al nonno del secondo imputato. Entrambi erano stati denunciati dai carabinieri della stazione di Acate al termine delle indagini. A sostegno della richiesta di condanna, con riconoscimento dei danni, si erano costituite parti civili 8 associazioni animaliste. L’animale fu rinvenuto agonizzante sul ciglio della strada, in territorio di Acate, con il corpo gravemente ferito e una lunga scia di sangue sull’asfalto. Stando agli accertamenti, sarebbe stato trascinato per circa 3 chilometri da una Volkswagen Golf, torturato e poi abbandonato. I soccorsi non riuscirono a salvarlo e, per la gravità delle lesioni, si rese necessario procedere all’eutanasia.
