HomeNazionale

Dal Ponte sullo Stretto al casinò: tutti i progetti siciliani mai andati in porto (sinora)

La Sicilia detiene da anni un triste primato: quello delle opere pubbliche incompiute. Secondo i dati riportati dalla stampa, i cantieri bloccati o abbandonati sono centinaia, con miliardi di euro spesi senza che infrastrutture strategiche siano mai entrate in funzione. Si tratta di una ferita aperta che ha segnato intere generazioni, tra promesse politiche mai mantenute, burocrazia, ricorsi e progetti rimasti sulla carta. Le opere di cui si parlerà in questo articolo sono soltanto alcune, ma rappresentano bene l’emblema di un fenomeno che ha avuto conseguenze pesanti sullo sviluppo economico e sociale della regione.

Casinò in Sicilia: progetti mancati e l’esperienza di Taormina
Più volte, in Sicilia, si è discusso dell’apertura di casinò come motore turistico ed economico, ma i progetti sono rimasti sempre intrappolati tra cavilli burocratici e resistenze politiche. L’unico precedente è stato quello del Casinò di Taormina, aperto negli anni ’60 e chiuso poco dopo a causa della mancata proroga della licenza. Da allora, varie proposte si sono succedute – da Palermo a Catania, fino alle località costiere a vocazione turistica – senza che nessuna si trasformasse in realtà.

Nel frattempo, l’avvento dei casinò online ha colmato l’assenza di strutture fisiche in Sicilia, evitando ai giocatori locali un lungo viaggio verso altre città per divertirsi. Le piattaforme digitali, facilmente accessibili e scaricabili anche su smartphone, offrono una vasta gamma di giochi e, in molti casi, una sezione dedicata al betting. In questo modo, gli utenti possono scommettere sui loro sport preferiti tramite le migliori app scommesse: per sapere quali sono, l’elenco completo lo trovi qui nella pagina offerta da Oddschecker, uno dei comparatori più autorevoli del settore. Negli ultimi anni, infatti, il settore digitale ha conosciuto una crescita costante, diventando un punto di riferimento anche per chi in passato frequentava sale fisiche. Questa trasformazione ha contribuito a ridefinire il concetto stesso di intrattenimento legato al gioco in Sicilia.

Il Ponte sullo Stretto
Tra i progetti incompiuti più celebri figura senza dubbio il Ponte sullo Stretto di Messina. Annunciato e rilanciato più volte a partire dagli anni ’70, il collegamento tra Sicilia e Calabria è diventato simbolo di un’opera faraonica mai concretizzata. Progetti preliminari, studi di fattibilità e perfino la costituzione della società Stretto di Messina non hanno mai portato all’avvio dei lavori. L’opera continua a essere al centro del dibattito politico, tra chi la considera essenziale per lo sviluppo economico e chi, al contrario, la ritiene insostenibile per costi e impatto ambientale. Tuttavia, nell’ultimo periodo ha subito un’importante accelerata sotto l’impulso del Governo Meloni e del ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini. Tanto è vero che il Cipess ha approvato il progetto e l’infrastruttura, secondo le previsioni, dovrebbe essere completata entro il 2032.

La Diga di Blufi
La Diga di Blufi, in provincia di Palermo, è un altro esempio emblematico. Progettata per raccogliere le acque del fiume Imera e garantire approvvigionamento idrico ad ampie aree della regione, è stata avviata negli anni ’80 ma mai completata. Oggi la struttura incompiuta è diventata un simbolo del fallimento nella gestione delle risorse pubbliche, con milioni di euro spesi senza alcun beneficio concreto per le comunità locali.

La Strada Nord–Sud (SS 117 bis)
La Strada Statale 117 bis, pensata per collegare il centro della Sicilia con la costa tirrenica, avrebbe dovuto rappresentare un’arteria fondamentale per ridurre l’isolamento viario interno. In realtà, tra cantieri aperti a intermittenza, fallimenti delle imprese appaltatrici e problemi burocratici, i lavori si trascinano da decenni. Solo alcuni tratti sono stati completati, mentre la visione complessiva di un’infrastruttura moderna rimane lontana dall’essere realizzata.

L’acquedotto di Polizzi Generosa
Anche l’acquedotto progettato per Polizzi Generosa, nelle Madonie, rientra nell’elenco delle incompiute. L’opera era stata pensata per risolvere i cronici problemi idrici della zona, ma il progetto si è arenato a metà strada. Oggi le strutture parzialmente costruite restano come testimonianza di un cantiere che non ha mai raggiunto il suo obiettivo.