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Con “La Nave di Fuoco” è finita la settima stagione “Autori & Libri, conversando a Sampieri”. Record di presenze

SCICLI – Si è chiusa la settima stagione di “Autori & Libri, conversando a Sampieri” con un romanzo storico, “La nave di fuoco” di Nicolò Carnimeo – docente universitario a Bari in diritto della navigazione- dedicato alla storia di Francesco Caracciolo, “l’ammiraglio che donò il caffè a Napoli”, uno tra i più grandi uomini di mare italiani che la storia ricordi, l’unico a mettere sotto scacco la flotta inglese di Horatio Nelson. L’autore dialogando con lo scrittore Nicola Colombo ci ha fatto scoprire mondi e persone molto significativi per carica umana sotto la magia del caffè. In queste pagine si racconta un’avventura giovanile che cambiò il suo destino e quello di Napoli, la sua città natale, descritta da Nicolò Carnimeo in tutta la sua forza e bellezza. Tra la capitale del Regno dei Borbone e Algeri si snoda una vicenda che ha per protagonista il caffè, anzi la migliore miscela di caffè mai esistita. E’ stata una serata che sviluppando i temi dei commerci per mare ha fatto una doverosa puntata su quanto sta avvenendo nella striscia di Gaza e i riflessi internazionali provocati da un genocidio che il pianeta sta purtroppo iniziando a sdoganare.

“Gli eventi di quest’anno – commenta Marco Sammito, direttore artistico degli eventi – hanno segnato un record in fatto di presenze, una buona qualità di pubblico, che ha confermato la bontà del progetto culturale. Laddove per cultura si intende un obiettivo utile alla crescita della conoscenza e dei saperi e non intesa come strumento per cogliere altri finalità. Questo grazie agli illustri ospiti che si sono alternati sul palco del living del Pata (filosofi, storici, archeologi, scrittori, giornalisti) e di quanti, colleghi e intellettuali, hanno dialogato con loro. Il nostro ringraziamento va al pubblico che ci ha fedelmente seguiti, agli sponsor pubblici e privati che hanno sostenuto la nostra scelta, i collaboratori con in testa Mattia Cicero, l’associazione culturale “Donna Lidda” che promuove l’evento con il presidente Daniele Manenti e ovviamente e non per ultimo Giorgio Vindigni che con senso di responsabilità e condivisione del progetto mette a disposizione gli spazi del Pata Pata al fine di produrre e consumare cultura. Da oggi si apre il cantiere per le edizioni 2026 con la speranza che possano essere sempre di buona qualità e di appagamento per il nostro pubblico”.

“L’AMORE IN QUESTA CITTA'” DI SALVO PALAZZOLO
Salvo Palazzolo, uno dei più coraggiosi giornalisti di cronaca, impegnato quotidianamente sul fronte antimafia, quello vero, ha presentato al Pata Pata di Sampieri per “Autori & Libri” il suo primo romanzo. Non ci ha parlato di mafia ma bensì de “L’amore in questa città”, conversando con il giornalista Carmelo Arezzo. Un caso di femminicidio di Stato accaduto 90 anni fa, ambientato in epoca fascista, dove la verità era stata imprigionata per pagare il prezzo al regime che voleva silenziare l’accaduto. Un giornalista coraggioso non si arrende all’apparenza dei fatti e fa la sua bella indagine. Dal dialogo sul filo dei ricordi da cronista di giudiziaria, cominciata nel 1992 con un’emittente privata e poi continuata all’Ora di Palermo e adesso a La Repubblica, è nata una serata dove il racconto ha coinvolto l’uditorio in una sorta di assemblea attiva dove i temi della ricerca della verità, della democrazia, dell’impegno sociale per dare ancora consistenza ai valori oggi decostruiti da una visione virtuale ed effimera della vita e della quotidianità.

Il femminicidio provocò la morte a Palermo nel 1935 della studentessa, Cetti Zerilli, il cui corpo fu ritrovato nel palazzo dell’Università crivellato da tre colpi di pistola. Accanto a lei il cadavere di un milite fascista, in camicia nera e stivaloni. Un caso di omicidio-suicidio sentenzia la polizia del regime, che lo archivia con un’urgenza sospetta, imponendo alla stampa il silenzio. Il padre della ragazza, si rifiuta di accettare per quella figlia piena di vita e così amata la versione ufficiale della tragedia. Nino Marino, coraggioso cronista del “Giornale di Sicilia” indagherà in segreto sulla vicenda, con l’appoggio delle sue fonti – oppositori del regime come lui – e delle tracce lasciate dietro di sé da Cetti: una ragazza appassionata, innamorata dei libri e della sua libertà, e animata da una testardaggine controcorrente. Salvo Palazzolo ricostruisce la vicenda avendola avuta raccontata da un maestro della cronaca scomparso dieci anni fa, Aurelio Bruno ai tempi dell’Ora. Salvo Palazzolo, di origine modicana, da 26 anni lavora al quotidiano La Repubblica. Nel 2019 è stato nominato inviato speciale. Negli ultimi trent’anni, ha raccontato le trasformazioni del fenomeno mafioso in Sicilia dopo le stragi Falcone e Borsellino. Per le sue inchieste sulla riorganizzazione di Cosa nostra è stato oggetto di minacce. Oggi vive scortato. Undici Opere, alcune delle quali scritte con i magistrati Nino Di Matteo e Maurizio De Lucia, ci forniscono uno spaccato lucido e profondo sui fatti di mafia in Sicilia del nostro tempo.