“Dal 31 luglio arriva finalmente lo stop al reclutamento di medici e infermieri gettonisti. Un fenomeno costoso, che, secondo l’Autorità Nazionale Anticorruzione, è costato ben 2 miliardi e 141 milioni di euro alla collettività”. Lo dichiara il Segretario Nazionale di UGL Salute, Gianluca Giuliano, commentando l’imminente scadenza che bloccherà l’utilizzo del personale sanitario fornito da cooperative esterne. “Abbiamo sempre sostenuto i provvedimenti del Governo volti a contrastare il ricorso ai cosiddetti gettonisti – prosegue Giuliano – ma ora ci chiediamo se il Servizio Sanitario Nazionale sia davvero pronto a farne a meno. I gettonisti hanno garantito la tenuta di interi reparti, in particolare nei pronto soccorso, e la loro improvvisa assenza rischia di creare gravi criticità nell’assistenza”.
Secondo il sindacato, le Regioni si stanno facendo trovare impreparate di fronte a questa scadenza, tanto che si ipotizzano già nuove richieste di deroga. Giuliano ricorda come il “decreto bollette” (DL 34/2023) avesse previsto la possibilità di prorogare i contratti di affitto di personale per un altro anno. “Non si può continuare a procedere a tentoni – conclude il segretario UGL –. È necessario avviare subito una strategia strutturale per rafforzare gli organici e adeguare le retribuzioni alla media europea. Solo così si potrà porre fine in modo definitivo a queste storture del sistema sanitario”.