Crisi agricola: il consiglio provinciale di Ragusa si schiera al fianco degli agricoltori stritolati da costi insostenibile e concorrenza sleale

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Crisi agricola: il consiglio provinciale di Ragusa si schiera al fianco degli agricoltori stritolati da costi insostenibile e concorrenza sleale

RAGUSA – Il consiglio provinciale di Ragusa ha raccolto il grido d’allarme lanciato dagli operatori del settore, evidenziando le principali criticità che stanno mettendo in ginocchio l’agricoltura locale: costi di produzione insostenibili, concorrenza sleale da parte di Paesi extra-UE privi di vincoli normativi equivalenti, e una crescente esposizione debitoria, aggravata da pandemia e crisi internazionali. Le rivendicazioni emerse dai confronti con gli agricoltori sono state riportate in Aula nel corso della seduta del 28 luglio dalla presidente del Libero Consorzio, Maria Rita Schembari, la quale ha ribadito il sostegno dell’ente annunciando la volontà di elaborare un ordine del giorno unitario da trasmettere all’Assessorato Regionale all’Agricoltura, al Ministero competente e alla Commissione Europea. “Gli agricoltori rispettano le regole ambientali, le hanno integrate nei propri modelli aziendali nella convinzione che la sostenibilità sia un valore per il futuro delle nuove generazioni – ha dichiarato – ma non possono essere penalizzati da un mercato che non garantisce condizioni eque, dove i nostri produttori si trovano a competere con merci provenienti da Paesi non soggetti agli stessi vincoli normativi”. La Presidente ha evidenziato come i produttori locali denuncino costi di produzione ormai insostenibili, aggravati dai conflitti internazionali e dal rincaro dell’energia, oltre alla crescente difficoltà di rispettare norme europee complesse, spesso più rigide rispetto a quelle applicate altrove. “È il caso, ad esempio, del grano canadese trattato con glifosato, che entra nel nostro mercato senza i controlli stringenti richiesti ai nostri produttori”. “Il loro è un grido di allarme che non possiamo ignorare – ha concluso -. Come istituzioni locali, abbiamo il dovere di raccogliere queste istanze e trasformarle in un impegno concreto, affinché le voci degli agricoltori del nostro territorio arrivino con forza ai livelli regionali, nazionali ed europei”.

Tra le questioni emerse nel corso dell’ampio e trasversale dibattito, l’istituzione di una cabina di regia permanente per monitorare il comparto, il sostegno all’aggregazione delle micro imprese, contributi per l’adozione di energie alternative e un maggiore controllo sulle importazioni, in particolare nei porti come quello di Pozzallo. A raccogliere le istanze il consigliere Federico Chinnici, titolare della delega all’Agricoltura: “La Provincia di Ragusa – ha dichiarato – conferma la volontà di sostenere con decisione le istanze del mondo agricolo, sia a livello locale che nei confronti delle istituzioni regionali e nazionali, favorendo la nascita di strumenti efficaci e duraturi a tutela del settore ibleo”. L’obiettivo è arrivare alla definizione di un documento unitario, espressione dell’intero Consiglio provinciale, da discutere nella seduta già convocata per giovedì prossimo, con l’intento di trasformare il confronto in azioni istituzionali concrete a tutela del settore agricolo e zootecnico del territorio.