ISPICA – Nella la sede della Struttura per il contrasto al dissesto idrogeologico della Regione Siciliana, a Palermo, si è tenuto un incontro istituzionale tra il Soggetto Attuatore, Sergio Tumminello, e il segretario generale della Cgil di Ragusa, Giuseppe Roccuzzo, che nei giorni scorsi aveva richiamato con forza l’attenzione sulla necessità di sbloccare l’opera attesa da troppo tempo. Durante l’incontro, svoltosi in un clima di dialogo rispettoso e costruttivo, è emersa una chiara volontà di imprimere una svolta all’iter amministrativo: è stata infatti comunicata l’apertura di un’interlocuzione con l’impresa aggiudicataria, la Doronzo Infrastrutture Srl, e l’intenzione di procedere con l’invio, entro il prossimo 31 luglio, del piano di caratterizzazione del materiale, primo passaggio concreto per la riattivazione dei lavori. Si è quindi aperto oggi a Palermo finalmente uno spiraglio concreto per la ripartenza dei lavori di messa in sicurezza della fascia costiera di Santa Maria del Focallo, nel territorio di Ispica. L’opera, appaltata nel 2019 e finanziata con oltre 7 milioni di euro, rappresenta un intervento strategico per la salvaguardia ambientale e lo sviluppo del territorio ibleo.
La Cgil di Ragusa ha preso atto con grande soddisfazione di questo primo segnale di discontinuità rispetto a un lungo periodo di stasi che ha prodotto danni significativi sul piano economico, ambientale e sociale. “Non si tratta di cercare colpe o accendere polemiche – ha dichiarato Roccuzzo – ma di prendere atto che oggi, finalmente si intravede una volontà concreta di andare avanti. Diamo atto al Soggetto Attuatore della disponibilità e del garbo istituzionale con cui ha accolto il nostro appello, e del fatto che ha riconosciuto l’urgenza di intervenire”. La CGIL di Ragusa continuerà a tenere alta l’attenzione sul andamento dell’iter “. È tempo di atti amministrativi e cantieri aperti. Il nostro territorio ha bisogno di risposte certe”. Il completamento dell’opera, che interessa circa otto chilometri di uno dei litorali più suggestivi della provincia, non può più essere considerato un’opzione tra le tante, ma una priorità inderogabile nell’interesse delle comunità locali, dei lavoratori, dell’economia turistica e della tutela ambientale.