RAGUSA – “La federazione provinciale di Ragusa del Partito Democratico di esprime profonda preoccupazione e chiede chiarezza al Governo nazionale e al Governo regionale in merito alle recenti dichiarazioni del Ministro della Difesa, Guido Crosetto, sull’addestramento dei piloti F-35 in Sicilia”. Lo dichiara il segretario di federazione Angelo Curciullo che aggiunge: “Il Ministro Crosetto ha annunciato con entusiasmo che la Sicilia sarà il primo luogo al di fuori degli USA dove verranno formati i piloti degli F-35, un’affermazione presentata come un motivo di vanto. Tuttavia, questa notizia solleva un duplice e urgente interrogativo che necessita di risposte immediate: in primo luogo, desideriamo sapere se le basi statunitensi ubicate in Sicilia verranno utilizzate per scopi militari operativi, cioè per missioni di guerra nel Mediterraneo o in altre aree raggiungibili da tali installazioni. È fondamentale che venga fatta luce sulla reale natura dell’impiego di queste basi e sulle implicazioni che ciò potrebbe avere per la nostra regione. In secondo luogo, chiediamo quale sarà la sorte degli aeroporti civili e, nello specifico, quali di essi verranno impiegati per l’addestramento dei piloti degli F-35. Data la vicinanza dell’aeroporto di Comiso all’installazione del MUOS, appare quasi scontato ipotizzare un suo utilizzo per tale scopo, trasformandolo potenzialmente da scalo civile a militare. È imprescindibile che venga chiarito se gli aeroporti civili manterranno la loro funzione originaria o se saranno destinati a anche usi militari, con tutte le conseguenze che ne deriverebbero”.
“Così come già dichiarato in una nota dal nostro parlamentare regionale on. Nello Dipasquale – continua Curciullo – e contrariamente a quanto suggerito dal Ministro Crosetto, non crediamo che l’addestramento dei piloti F-35 possa portare alcun vantaggio economico tangibile alla Sicilia, né tantomeno un miglioramento della nostra sicurezza. Al contrario, un tale incremento dell’attività militare renderebbe la nostra isola un bersaglio molto più facile per eventuali altre potenze o nazioni che potrebbero nutrire risentimento nei confronti della NATO. La sicurezza dei cittadini siciliani – aggiunge – non può essere messa a rischio in questo modo”. “Chiediamo con forza che il Governo nazionale faccia immediatamente chiarezza su questi punti – conclude il segretario di federazione – perché la Sicilia e i suoi cittadini hanno il diritto di sapere quale sarà il loro destino di fronte a decisioni di tale portata, che incidono profondamente sulla nostra pace e sulla nostra sicurezza”.