RAGUSA – Il Gruppo consiliare del Partito Democratico di Ragusa (il capogruppo Peppe Calabrese e i consiglieri Giuseppe Podimani e Mario Chiavola) ieri sera ha votato contro la proposta dell’amministrazione Cassì per la Tari 2025. “La nostra decisione – spiegano i consiglieri – scaturisce da una profonda insoddisfazione per la gestione del servizio, per l’onere eccessivo imposto ai cittadini e per le modalità con cui il dibattito consiliare è stato gestito, in particolare dal Presidente del Consiglio. Durante la seduta, il Presidente del Consiglio ha inopportunamente impedito al nostro gruppo di esprimere la dichiarazione di voto, strozzando il dibattito e dimostrando una fretta ingiustificata che ha compresso il diritto di parola e di espressione democratica. Ancora una volta ci troviamo a dover denunciare un comportamento inaccettabile che mina la trasparenza e la completezza della discussione su un tema così rilevante per la cittadinanza.
Il Partito Democratico, insieme alle altre forze di opposizione (ad eccezione di Fratelli d’Italia) ha presentato un emendamento volto a ridurre la tariffa Tari del 5%. La nostra proposta non era velleitaria, ma prevedeva una copertura economica chiara e realistica: recuperare almeno un milione di euro in più dall’evasione fiscale sulla Tari. È fondamentale far pagare chi non paga e abbandona i rifiuti, incrementando i controlli e le azioni di recupero. Ricordiamo che nell’ultimo anno sono stati recuperati circa 2 milioni di euro, superando le previsioni iniziali. Ci sono ampi margini per recuperare ulteriori 3 milioni di euro, che avrebbero permesso di alleggerire il carico sui cittadini onesti. L’emendamento, purtroppo, è stato bocciato dalla maggioranza”.
“Ragusa si distingue per una raccolta differenziata che supera il 70% – dichiara il capogruppo Calabrese – un risultato straordinario che è merito esclusivo della civiltà e dell’impegno dei cittadini ragusani. A loro va il nostro più sentito plauso. La nostra solidarietà va anche ai lavoratori del servizio di raccolta, che con grande sacrificio e fatica quotidiana contribuiscono a mantenere la città pulita.
Nonostante questi sforzi encomiabili, la Tari a Ragusa si attesta sui 420 euro, ben al di sopra della media nazionale di 337 euro. Siamo secondi in Sicilia per percentuale di raccolta differenziata, ma sesti tra i comuni capoluogo siciliani per la tariffa più esosa. Questo divario evidenzia l’incapacità dell’amministrazione di tradurre il sacrificio dei cittadini e dei lavoratori in un servizio più efficiente e, soprattutto, in un costo più equo. L’inefficienza gestionale è palese anche nel capitolato d’appalto del servizio rifiuti, scaduto da un anno e soggetto a continue proroghe. Questa incapacità di redigere un nuovo capitolato che includa servizi extra e permetta di abbassare la tariffa è un sintomo di una cattiva amministrazione che non riesce a migliorare un servizio essenziale”. “Il Partito Democratico di Ragusa – ribadisce infine il segretario cittadino Riccardo Schininà – ritiene che ci siano ampi margini per ridurre la TARI e far pagare meno i cittadini, ponendo fine all’ingiustizia di chi non contribuisce e disperde i rifiuti. Continueremo a batterci – conclude – per una gestione più giusta ed efficiente del servizio rifiuti, a tutela degli interessi dei cittadini ragusani”.