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Bocciata all’Ars l’integrazione oraria per i dipendenti comunali di Ispica. Pd: “Maggioranza irresponsabile”

ISPICA – Nulla di fatto mercoledì scorso all’Assemblea Regionale Siciliana, dove non è passato un provvedimento che doveva erogare un contributo straordinario al Comune di Ispica da destinare all’integrazione oraria del personale a tempo parziale, peraltro ormai in stragrande maggioranza fra le risorse umane dell’ente. La misura è stata di fatto bocciata da una parte del centro-destra, nonostante fosse sceso in campo a difenderla il presidente della Regione in persona.

“La maggioranza di centrodestra – afferma il consigliere comunale del Partito Democratico di Ispica, Gianni Stornello – trova l’unità solo sui provvedimenti clientelari e di potere. La votazione di ieri – afferma Stornello – ha confermato la totale irresponsabilità di una coalizione che considera il governo solo come mero esercizio di potere. Il dovere assicurare la piena retribuzione ai lavoratori e la prestazione di servizi comunali altrimenti erogati a singhiozzo è un tema fin troppo serio per essere lasciato al teatrino della politica e dei social. C’è una morale politica che va tratta da questa tristissima vicenda: la maggioranza di centro-destra non c’è stata e buona parte di essa è addirittura venuta meno a una richiesta del suo presidente della Regione. Ad Ispica come a Palermo si dà per scontato il voto su provvedimenti per i quali occorre a monte una condivisione politica prima di una condivisione sui social, più operoso silenzio e meno rumorose rivendicazioni. È mancano – secondo il consigliere del Pd – un momento politico che mettesse in secondo piano le estenuanti passerelle e tenesse anche conto che all’origine del problema c’è la gravissima inadempienza del centro-destra di Ispica che in quattro anni e mezzo non ha saputo redigere l’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato, in presenza della quale non sarebbe stato necessario implorare l’intervento palermitano. Preoccupa il fatto che dell’ipotesi di bilancio non si vede neanche da lontano alcuna luce con conseguenze disastrose sul personale e sull’intera attività amministrativa del Comune”.