MODICA – Ci voleva l’inaugurazione della mostra di Banksy, il celebre e misterioso artista britannico, a Modica, per riunire in pubblico al taglio del nastro il sindaco Maria Monisteri e il deputato regionale Ignazio Abbate dopo la “Rottura dissesto” e la conseguente “guerriglia politica” tra i 2, che non sembra comunque essersi esaurita. Al taglio del nastro della mostra evento dell’artista più controverso e iconico del nostro tempo, Monisteri ed Abbate erano comunque fianco a fianco. Fino al 2 novembre, oltre 100 opere sono in mostra all’ex Convento del Carmine di piazza Matteotti. “Banksy – Realismo Capitalista. L’arte in assenza di utopie”, è quindi il titolo la mostra evento promossa dalla Fondazione Teatro Garibaldi e curata da Stefano Antonelli e Gianluca Marziani, che porta a Modica, fino al 2 novembre 2025, oltre 100 opere, tra cui “Girl with Balloon”, “Love is in the Air”, “Bomb Hugger” e “Love Rat”, documenti e materiali originali del celebre e misterioso artista britannico.
Per Modica uno straordinario appuntamento. “È un onore ospitare una mostra di questa portata – ha dichiarato Maria Monisteri, presidente della Fondazione Garibaldi e sindaco di Modica – Banksy, artista geniale e provocatore, riesce a parlare a tutti con messaggi diretti ma profondi. La sua presenza a Modica è un atto culturale potente e un’occasione per avvicinare un pubblico sempre maggiore all’arte contemporanea, tra l’altro in una città piena di monumenti barocchi e perfino gotici. Questa è la direzione in cui vogliamo andare: unire bellezza, pensiero e apertura al mondo”. “Questa esposizione rafforza il nostro percorso di valorizzazione dell’arte contemporanea, avviato già dieci anni con grandi progetti – ha aggiunto Tonino Cannata, sovrintendente della Fondazione – Siamo convinti che il pubblico risponderà con entusiasmo e curiosità, anche perché Banksy parla il linguaggio dell’attualità”. Banksy è uno degli artisti più enigmatici e influenti del nostro tempo. Attivo dagli anni ’90, ha scelto l’anonimato come parte integrante del suo linguaggio artistico. All’inaugurazione sono intervenuti anche il vicepresidente della Fondazione, avv. Giorgio Rizza, il deputato regionale on. Ignazio Abbate, che ha sottolineato come “questa mostra, che ha il pieno supporto della Regione, inserisca ancor di più Modica, patrimonio Unesco, in un circuito culturale internazionale di prestigio. Tra l’altro la città gode di finanziamenti regionali anche per altri interventi” mentre il prof. Paolo Nifosì, consulente per le arti visive della fondazione ha spiegato che “Bansky è uno degli artisti internazionali attuali più importanti. E’ un artista contro, che torna al reale per raccontare le contraddizioni del nostro tempo”.
Banksy è diventato famoso in tutto il mondo grazie alle sue opere di street art, realizzate prevalentemente con la tecnica dello stencil, che gli consente interventi rapidi e clandestini su muri, ponti, edifici pubblici. Le sue immagini sono cariche di significato, denuncia sociale, critica politica e spesso pongono domande scomode sul capitalismo, sulla guerra, sull’ambiente, sulla libertà e sui paradossi del mondo globalizzato. Le sue incursioni artistiche appaiono nei luoghi simbolici dei conflitti o nei centri del potere economico e mediatico. Le sue opere sono state oggetto di mostre, aste milionarie, studi accademici e dibattiti accesi, ma la sua vera forza resta l’impatto diretto e universale del suo messaggio: un’arte che scuote, interroga e non lascia indifferenti.