Scoppia il caso Visodent in tutta la Sicilia: anche a Modica pazienti lasciati all’improvviso senza cure dentistiche e con migliaia di euro da pagare. Esposto del Codacons alle procure, aperta inchiesta giudiziaria

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Scoppia il caso Visodent in tutta la Sicilia: anche a Modica pazienti lasciati all’improvviso senza cure dentistiche e con migliaia di euro da pagare. Esposto del Codacons alle procure, aperta inchiesta giudiziaria

MODICA – A seguito delle numerose segnalazioni pervenute dai cittadini siciliani, il Codacons ha presentato esposti in tutte le Procure della Sicilia “In merito alla sconcertante chiusura dei centri dentistici Visodent – si legge testualmente in una nota dell’associazione – che ha coinvolto centinaia di utenti rimasti improvvisamente senza cure, senza accesso alla propria documentazione sanitaria e, in molti casi, costretti a continuare a pagare finanziamenti per migliaia di euro per prestazioni mai effettuate. La Procura di Catania ha aperto un’inchiesta giudiziaria dopo le denunce, che ipotizzano il reato di truffa, presentate da più cittadini e da due associazioni di consumatori. Negli esposti le persone che hanno fatto ricorso a una delle varie cliniche dentistiche in Sicilia hanno segnalato di avere pagato per impianti e interventi dentali che non sono mai stati eseguiti. In molti hanno trovato le cliniche chiuse nonostante avessero già pagato per l’intervento del dentista della Visodent. Il fascicolo è stato aperto dal procuratore aggiunto Fabio Scavone.

Una situazione gravissima, una interruzione di pubblico servizio dall’oggi al domani. In diverse città siciliane, compresa Modica, le sedi risultano chiuse senza alcun preavviso o comunicazione ufficiale, e ogni tentativo di contatto con i centri si è rivelato vano. È stato attivato lo sportello “Sos Visodent”, operativo su tutto il territorio regionale con sede fisica in via Nuovalucello 83 a Catania, per fornire assistenza legale gratuita, raccogliere segnalazioni e testimonianze, e parte una class action a tutela collettiva, finalizzata alla sospensione dei finanziamenti e al recupero delle somme versate. Gli utenti danneggiati – prosegue la nota – possono rivolgersi allo sportello scrivendo a sportellocodacons@gmail.com oppure inviando un messaggio WhatsApp al 3715201706”.

«È inaccettabile che una rete odontoiatrica possa sparire nel nulla abbandonando i pazienti, privandoli dell’accesso alle cure e lasciandoli esposti a pesanti oneri economici – dichiara il Codacons – Chiediamo l’immediato intervento della magistratura per fare piena luce sull’accaduto, accertare eventuali responsabilità penali e garantire ai cittadini il risarcimento integrale dei danni subiti». Il Codacons invita tutti i cittadini coinvolti nella vicenda a rivolgersi con urgenza allo sportello “S.O.S. VISODENT” di via Nuovalucello 83 a Catania, per attivare ogni forma di tutela, aderire alla class action e far valere i propri diritti in sede civile e penale.

SITUAZIONE CRITICA ANCHE A MODICA
Come accennato, la medesima situazione si registra anche a Modica, dove la sede di via Sacro Cuore e chiusa da giorni e nessuno risponde alle continue chiamate delle centinaia di utenti sul piede di guerra. Della situazione si sta occupando l’avvocato Rosario Nigro di Assoutenti. Numerosissimi clienti residenti a Modica e in altri centri della provincia di Ragusa sono stati lasciati senza cure mediche e con le spese da pagare ad una finanziaria, indipendentemente dal fatto di non aver ricevuto le cure pagate. Si parla di un minimo di 4.000 euro ad utente fino anche a 20.000, a seconda della tipologia e della complessità degli interventi dentistici e delle cure mediche. La situazione è dunque in evoluzione.

FEDERCONSUMATORI: “SOSPENDERE SUBITO I FINANZIAMENTI A CARICO DEI CLIENTI LASCIATI SENZA CURE”
Sono numerose le richieste di assistenza che Federconsumatori Sicilia sta ricevendo da ex pazienti della catena di studi dentistici Visodent, che sono letteralmente spariti nel nulla lasciando centinaia di persone con cure non terminate, nonostante i corposi anticipi già versati. La vicenda è estremamente complessa e, purtroppo, sarà difficile ottenere piena giustizia. Tuttavia le sedi territoriali di Federconsumatori sono già al lavoro quantomeno per ottenere un primo fondamentale risultato: la sospensione di eventuali finanziamenti accesi dai pazienti per pagare le cure dentali. “Attualmente – si legge nel comunicato – è in corso il più classico scaricabarile: Federconsumatori ha assistito un paziente Visodent di Messina e, a seguito del riscontro negativo dato dall’azienda alla legittima richiesta di risarcimento, ha avviato una mediazione che, però, si è conclusa negativamente per la mancata adesione della società.

Giorni fa il paziente è stato invitato recarsi alla sede Visodent di Catania, per organizzare un piano di intervento per terminare lì le sue cure, iniziate a Messina, ma una volta recatosi nella sede etnea della società il paziente ha trovato tutto chiuso. Questa situazione è inaccettabile – commenta il Presidente di Federconsumatori Sicilia, Alfio La Rosa – soprattutto perché è un grande dèjà vu: con Visodent sta succedendo esattamente quello che è successo, a inizio decennio, con gli spagnoli di Dentix: studi che chiudono da un giorno all’altro e pazienti beffati. E proprio in Spagna, secondo quanto apprendiamo dalla stampa, ci sarebbe l’azienda a cui fanno capo gli studi dentistici di Visodent: si tratta di Marcialonga Sl, già finita in tribunale nel 2016 per riciclaggio e frode fiscale. E’ incredibile – conclude La Rosa – ma a quanto pare dietro la chiusura degli studi Visodent c’è un copione già scritto e già messo in scena un decennio fa”.

Federconsumatori Sicilia, oltre ad assistere i pazienti di Visodent e ad aiutarli ad ottenere la sospensione dei finanziamenti per le cure, continuerà a battersi affinché venga risolto un problema atavico della sanità italiana, senza il quale Visodent, Dentrix e altre catene del genere non sarebbero mai nate: la completa assenza delle specialità odontoiatriche nel Sistema Sanitario Nazionale. Da decenni, in Italia, i cittadini danno per scontato che dovranno curarsi i denti dai privati, a proprie spese. Poiché si tratta di spese consistenti per cure urgenti e non rimandabili, i pazienti spesso sono costretti a rivolgersi a studi dentistici e a catene di studi “low cost”, con tutti i rischi derivanti da questa scelta obbligata. Federconsumatori Sicilia – chiude la nota – è convinta che anche la cura dei denti debba avere il suo spazio e i suoi professionisti all’interno della sanità pubblica, anche per evitare vicende come quelle di questi giorni”.