Sporcaccioni a Marina di Ragusa e vandali a Santa Croce: le reprimende dei sindaci Cassì e Dimartino ad una società alla deriva

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Sporcaccioni a Marina di Ragusa e vandali a Santa Croce: le reprimende dei sindaci Cassì e Dimartino ad una società alla deriva

RAGUSA – “Che ci sia voglia di stare insieme, di divertirsi, io lo capisco. Ciò che proprio non comprendo è come si possa avere così poco rispetto per la nostra città”. Lo dice il sindaco Peppe Cassì a proposito di quanto accade ogni fine settimana in uno dei luoghi di maggiore ritrovo di Marina. “Sono centinaia i ragazzi, in gran parte giovanissimi – sottolinea Cassì – ad aver preso l’abitudine di ritrovarsi al sabato sera nella piazzetta di via Genova, a Marina, senza però mostrare particolare rispetto per questo spazio, per gli altri e nemmeno per se stessi, viste le grandi quantità di alcol portate da casa e consumate sul posto, come se bere fosse l’unico modo per divertirsi”. Convinti che educare sia meglio e più efficace che reprimere, abbiamo installato a pochi metri dalla piazza degli appositi mastelli per i rifiuti, rimasti finora praticamente inutilizzati. Non essendo però solo compito del Comune quello di educare, abbiamo chiesto alle forze dell’ordine, con cui siamo costantemente in contatto, di aumentare ulteriormente il presidio”.

SANTA CROCE – “Per piazza Studi abbiamo compiuto un grande lavoro di riqualificazione urbana. I lavori in corso che ci permetteranno di avere strutture scolastiche messe a nuovo e la piazza finalmente illuminata, con nuovo arredo e giochi didattici, ci rendono orgogliosi perché abbiamo dato gioia e spazi ai bambini di Santa Croce. Purtroppo c’è chi non riesce a rispettare i beni pubblici e li danneggia e deturpa”. Lo denuncia il sindaco Peppe Dimartino. “Non è la prima volta – sottolinea il primo cittadino – questi gesti offendono tutta la comunità e sono atti di guerra: guerra alla civiltà, alla pacifica convivenza, a tutta la città. A questa guerra rispondiamo tempestivamente riportando ordine e decoro, individuando con le telecamere i responsabili. Nel mondo viviamo tempi difficili e sin dalle nostre comunità e nel nostro quotidiano dobbiamo contrastare questi gesti, queste offese al bene comune. La pacifica convivenza deve partire dai nostri piccoli gesti, dal rispetto per le persone che abbiamo vicino e dal rispetto della cosa pubblica”.