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Non passa in consiglio comunale a Modica il punto sui Temporary store in centro storico: si astengono gli “Abbatiani” che gridano all’inciucio tra giunta comunale e Pd. I consiglieri vicini al sindaco non ci stanno

MODICA – “Al termine della seduta del consiglio comunale del 24 marzo, il dato politico che emerge è uno e incontrovertibile: il Pd si presta ancora una volta a fare da stampella all’ex maggioranza rimasta a supporto del Sindaco. E per farlo calpesta uno dei suoi principi cardine: l’appartenenza al mondo dell’associazionismo”. E’ l’incipit del comunicato dei 12 consiglieri di opposizione, i cosiddetti “Abbatiani”, ovvero Piero Covato, Giovanni Alecci, Alessio Ruffino, Rita Floridia, Massimo Caruso, Lorenzo Giannone, Daniele Scapellato, Giammarco Covato, Elena Frasca, Paolo Nigro, Leandro Giurdanella e Miriam Franzò. “Grazie ai voti dell’ex opposizione di sinistra – prosegue la nota – viene infatti bloccato l’emendamento presentato da noi consiglieri Dc – Siamo Modica – Gruppo Misto con il quale avevamo chiesto che fosse coinvolto il mondo delle associazioni di categoria nella costituzione di una apposita commissione comunale per esaminare il nodo dei Temporary store.

Avevamo chiesto che fossero coinvolti i commercianti del centro storico in una discussione che li riguarda molto da vicino. E invece, inspiegabilmente, i 9 consiglieri di minoranza (Prendiamoci Cura e Modica al Centro) hanno eretto un muro a questa che continuiamo a ritenere una richiesta legittima. A poco sarebbe comunque servita la loro opposizione se il Partito Democratico avesse seguito realmente i propri dettami piuttosto che piegarsi a logiche di convenienza politica che ormai sono sotto gli occhi di tutti. Il segreto di Pulcinella è caduto, abbiano la decenza di dirlo pubblicamente invece di continuare a fare opposizione di facciata. Il capitolo Temporary store nel centro storico è però tutt’altro che chiuso. Fin quando non consentiranno alle associazioni di categoria di prendere parte attivamente ad una commissione comunale creata ad hoc, non consentiremo che passi un punto che di trasparente ha ben poco. Su questo non si transige, i giochetti politici non avranno la meglio sui diritti dei cittadini. Ribadiamo la nostra non contrarietà ai Temporary Store, ma essendo una materia normativamente ancora non regolamentata, abbiamo ritenuto opportuno mettere in primo piano il coinvolgimento di tutte le associazioni di categoria più rappresentative nei settori interessati (commercio, artigianato e agricoltura) a tutela e garanzia degli operatori economici presenti nel centro storico di Modica Bassa e Modica Alta caratterizzato – chiude il comunicato – da un sempre più crescente fenomeno di desertificazione commerciale”.

Secondo l’amministrazione comunale, che sorvola sul presunto accordo sottobanco con il Pd paventato dagli “Abbatiani”, questi ultimi, astenendosi dal voto, “Hanno di fatto bocciato i Temporary store nel centro storico, approvati dalle organizzazioni dei commercianti e degli artigiani e che rappresentano sicuramente uno dei percorsi possibili per ridare linfa al cuore della nostra Città. Il paradosso – si legge nella nota della giunta – sta nel fatto che prima di astenersi e bocciare questa opportunità per Modica, i 12 consiglieri avevano emendato il testo da noi proposto dalla nostra amministrazione come se, sostanzialmente, sistemando nel regolamento ciò che a loro dire andava sistemato, il testo avesse tutte le caratteristiche per essere approvato. Invece, emendato il testo, i 12 consiglieri, astenendosi durante il voto, hanno provveduto a bocciarlo (bocciando, dunque, anche i loro stessi emendamenti). La Cna e i suoi iscritti, nonchè i commercianti di Confcommercio e gli esercenti del centro storico che abbiamo incontrato, seppur preponendo aggiustamenti al regolamento, avevano comunque accettato di buon grado quanto da noi deliberato. Insieme a loro torneremo sulla questione e anche con i mezzi anche di coinvolgimento popolare che la legge ci consente di adoperare, faremo in modo che i Temporary Store possano nascere e siano una delle possibilità per ridare linfa al centro storico. Mezzi e modi non mancano, al di là dei numeri d’aula”.

Per i consiglieri Aurnia, Borrometi, Cascino, Cecere, Civello, Guccione, Minardo, Roccasalvo e Daniela Spadaro “I “12 Abbatiani” hanno messo in atto l’ennesimo gioco di forza, condito da bugie a danno della collettività. Dopo ore di discussione, hanno proposto 4 emendamenti sui Temporary store: taluni molto discutibili, illegittimi e certamente da bocciare, due irrilevanti ma accolti dalla maggioranza. Tra questi, l’istituzione di una commissione di monitoraggio, un’inutile zavorra per la città. Per semplificare il processo, abbiamo proposto che l’amministrazione fornisse una relazione annuale sul progetto per monitorarne l’andamento. Ma i “12 abbattiani”, non ottenendo ciò che volevano, si sono astenuti, causando la bocciatura del punto. L’iniziativa dei Temporary store andava approvata subito, con o senza modifiche. Oggi – chiude la nota – i 12 consiglieri devono assumersi la responsabilità del loro non voto e rendere conto ai cittadini modicani, ai commercianti, gli artigiani e ai giovani imprenditori, per aver messo al primo posto meri interessi e bassi giochi politici”.