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Imprenditoria senza Partita Iva: alcune idee nel settore dell’affiliazione online

Nello sconfinato universo digitale, è possibile compiere qualsiasi azione, accedere a qualsiasi servizio e svolgere un’infinità di professioni probabilmente impensabili prima dell’avvento di internet.Anche il mondo del lavoro è stato travolto dall’evoluzione apportata dal World Wide Web e sono nate molte professioni digitali oggi molto redditizie e richieste.

Lavoro online: tante opportunità
Il lavoro online, infatti, ricopre un’enorme porzione del mondo del lavoro, al punto da ritenere questa nuova modalità lavorativa tra gli sbocchi professionali più ambiti e interessanti.
Lavorare online permette di avere accesso a molte più opportunità rispetto alle classiche professioni “da scrivania” ed a molti più sbocchi lavorativi che possono essere svolti dalla propria abitazione.

Il cosiddetto smartworking, divenuto famoso (purtroppo e per fortuna) nel corso della pandemia da Covid-19, è una modalità di lavoro da remoto che è stata implementata da molti anni e che si rivela efficace perché offre la possibilità di lavorare anche a chi ha necessità di non allontanarsi da casa per motivi di varia natura.
Grazie alla possibilità di lavorare da casa, molte più persone possono dedicarsi alla libera professione e, addirittura, avviare un percorso lavorativo imprenditoriale.
Oggi sono molti i settori in cui è possibile iniziare a lavorare da imprenditori online e uno di quelli che sta riscuotendo un notevole successo riguarda l’affiliazione online. Si tratta di una strategia implementata nell’ambito del marketing online, e che permette alle aziende di accrescere il proprio fatturato e conquistare sempre più clienti, di rimanere interessanti e competitivi sul mercato, godendo dei vantaggi di una tecnica di promozione affidata agli affiliati. Questi, a loro volta, hanno il vantaggio di ricevere una commissione per ogni utente che riescono ad indirizzare verso il brand affiliante nelle loro scelte di acquisto.

È possibile fare affiliazione per moltissimi ambiti, fra cui rientra anche quello del betting con l’affiliazione scommesse sportive. Ma chi vuole aprirsi all’imprenditoria online e iniziare a lavorare con le affiliazioni online, ha degli obblighi dal punto di vista fiscale? In particolare, i futuri imprenditori digitali si chiedono se e quando è necessario aprire la partita IVA per svolgere la propria professione con tutte le carte in regola in ambito finanziario.

Imprenditori online senza partita iva? Si può, ecco come
Secondo il sistema fiscale italiano, i liberi professionisti (ma in generale chiunque riceva del denaro in cambio di una prestazione lavorativa), hanno l’obbligo di pagare le tasse, e cioè di corrispondere la cifra che viene applicata al reddito che ha percepito. Di qualunque tipologia di lavoro si tratti, se il lavoratore non è un dipendente che ha sottoscritto un contratto aziendale nazionale, per lui vale l’obbligo di aprire la partita IVA in modo da poter mettersi in regola con gli oneri fiscali che deve rispettare.
Questo vale, dunque, per i liberi professionisti e i lavoratori autonomi, inclusi quelli che lavorano online e nel settore dell’affiliazione. Eppure, in Italia l’imprenditoria senza partita IVA non è una forma di illegalità, poiché esistono delle situazioni in cui specifiche attività online possono esercitare senza p.IVA.

È il caso di quelle tipologie di lavoro da autonomi in cui è possibile stipulare un contratto a prestazione occasionale, ossia un rapporto di lavoro che non prevede la necessità di possedere una partita IVA. Quella a prestazione occasionale, infatti, è una forma di collaborazione saltuaria che si svolge in un arco di tempo prestabilito (massimo 30 giorni per anno solare per ciascun committente) e che può essere applicata solamente per prestazioni lavorative i cui guadagni per il lavoratore non superino il tetto dei 5.000€. Tra l’imprenditore che esercita online senza aver aperto la partita IVA e i suoi committenti, si instaura un rapporto professionale alla pari. Non si tratta, infatti, di un lavoratore subordinato, ma di un professionista che presta un servizio ad un altro professionista, il quale ha l’obbligo di rilasciare la ritenuta d’acconto, e cioè una ricevuta a cui viene applicato il 20% di tasse.

Nei settori in cui non è obbligatorio aprire la partita IVA per iniziare a lavorare da imprenditore online, come lo è appunto quello dell’affiliazione online, si può sfruttare questa opportunità per cominciare a muovere i primi passi nel mondo dell’imprenditoria. Con il passare del tempo, e con la crescita del fatturato, il libero professionista, dietro consiglio del commercialista, valuterà l’opportunità di aprire una partita IVA con il regime forfettario.