Riscossione Tari e canone idrico a Modica: notificati migliaia di avvisi con errori o somme non più esigibili. 8 associazioni insorgono

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Riscossione Tari e canone idrico a Modica: notificati migliaia di avvisi con errori o somme non più esigibili. 8 associazioni insorgono

MODICA – Riscossione Tari e canone idrico a Modica: notificati migliaia di avvisi con errori o somme non più esigibili. 8 associazioni insorgono: si tratta di Dialogo, Modicaltra, Auser, Suolo Urbano, Ipso Facto, Biribillie, Scuola di Formazione Politica e Culturale “Virgilio Failla” e Movimento per la Difesa del Cittadino. “Da qualche settimana – si legge nella nota congiunta – è stata avviata una massiccia azione di riscossione della Tari e del canone idrico, sulla base dei ruoli degli ultimi 10 anni, con la notifica di migliaia di avvisi, intimazioni, ingiunzioni e inviti bonari di pagamento. A causa della confusione emersa nei predetti ruoli, molti cittadini si sono trovati costretti ad avanzare richieste di rettifica, di revisione e/o di annullamento delle pretese creditorie dell’ente, sostenendo file interminabili presso gli uffici della Creset e di Iblea Acque. Questa situazione – scrivono le associazioni – oltre a creare uno stato di crescente tensione sociale, suscita il diffuso e fondato convincimento che le procedure adottate possano risultare lesive dei diritti dei contribuenti. Per tutti i superiori motivi, le suddette associazioni, dopo essersi confrontate sul tema, con lo spirito di partecipare democraticamente alle scelte di governo della città, chiedono al sindaco e al presidente del Consiglio comunale di sospendere immediatamente tutti i ruoli Tari e canone idrico, quindi la loro efficacia esecutiva e le procedure di riscossione in itinere, e ciò fino a quando non sarà garantito un ordinato accertamento dei tributi e delle tariffe effettivamente dovute; conseguentemente, potenziare gli uffici preposti alle necessarie verifiche sulla correttezza dei ruoli; siglare un protocollo tra il Comune di Modica, la Creset e Iblea Acque, affinché sia garantito il ricevimento del pubblico, senza, però, gli enormi disagi fino ad oggi lamentati dai contribuenti; accogliere una nostra rappresentanza, in occasione della conferenza già convocata per il prossimo 5 marzo 2025, alla presenza dei dirigenti pro tempore delle società di riscossione e delle parti sociali, con diritto delle sottoscritte associazioni – chiude la nota – di ribadire le superiori proposte e di avanzarne altre”.