Il caso dei 20.000 euro di canoni idrici richiesti ad un’anziana a Modica: dal comune fanno sapere che si tratta di un cumulo di somme non pagate in 8 anni. Si addiverrà a una transazione

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Il caso dei 20.000 euro di canoni idrici richiesti ad un’anziana a Modica: dal comune fanno sapere che si tratta di un cumulo di somme non pagate in 8 anni. Si addiverrà a una transazione

MODICA – In merito alla vicenda sollevata dal Codacons e relativa ai 20.000 euro di canoni idrici richiesti ad un’anziana a Modica, dal comune fanno sapere che si tratta di un cumulo di somme non pagate in 8 anni, non di un’unica bolletta, sebbene ce ne siano comunque un paio con importi particolarmente alti. Il dato si basa, stando a quanto comunicato da palazzo San Domenico, sull’effettiva lettura del contatore idrico, non quindi su consumi stimati in maniera forfettaria, relativi al biennio 2020/2021 e non solo. E’ stato comunque registrato un consumo anomalo, dovuto a quanto pare o a qualche malfunzionamento del contatore idrico, oppure ad una probabile perdita d’acqua da individuare. In ogni caso, per venire incontro all’anziana, si addiverrà ad una sorta di transazione, facendo pagare all’utente quanto dovuto, sulla base di una stima dei consumi annuali ed effettivi precedenti, che risultano non saldati e non prescritti, dal momento che sono intervenuti nel tempo atti interruttivi. Nel suo comunicato, il Codacons scriveva di un’unica bolletta dell’acqua da quasi 20.000 euro per il consumo relativo solo all’anno 2024, ma, stando a quanto fatto sapere dal comune, le cose non stanno in questi termini, tant’è che la competenza per la riscossione del dovuto è del comune di Modica per periodi antecedenti al subentro di Iblea Acque Spa nella gestione idrica in quasi tutti i comuni iblei.