“Sindaco e assessori di Ragusa avrebbero potuto rinunciare a prendere il primo 10.000, e gli altri 5.000 euro al mese, nessuno li obbligava”: il Pd non molla sulle indennità

HomePolitica

“Sindaco e assessori di Ragusa avrebbero potuto rinunciare a prendere il primo 10.000, e gli altri 5.000 euro al mese, nessuno li obbligava”: il Pd non molla sulle indennità

RAGUSA – “E basta con questo vittimismo. Il sindaco ci vorrebbe fare passare per carnefici. Ma così non è”. Lo dicono i componenti del gruppo consiliare del Pd, il capogruppo Peppe Calabrese con i consiglieri Mario Chiavola e Peppe Podimani, dopo che il primo cittadino ha pubblicato sui social il cedolino della retribuzione percepita nel mese di gennaio, sull’onda lunga delle polemiche che sono state sollevate, negli ultimi giorni, proprio dai consiglieri democratici.

“I piagnistei non ci sono mai piaciuti – affermano i consiglieri comunali del Pd – anche perché il tema è prettamente politico. E per questo chiediamo al sindaco di pubblicare la busta paga con gli importi percepiti un mese prima delle elezioni per il secondo mandato, quando la legge consentiva già di effettuare l’adeguamento. Allora, perché non ci ha pensato prima così come avevano fatto altri sindaci, visto che a lui piacciono i riferimenti in questa direzione? Per non turbare gli elettori? Per non dare alle opposizioni motivo di critica? Troppo facile muoversi così. Nessuno mette in dubbio che il sindaco e la giunta municipale si sono potuti aumentare l’indennità perché consentito dalla legge vigente. Allo stesso modo, non esiste alcuna normativa che imponga al sindaco e alla sua giunta di farlo. Le indennità sono state aumentate al massimo previsto, con un incremento pari a più del doppio. E in quattro momenti differenti. Il sindaco e la Giunta municipale, sia chiaro questo passaggio, si sono autodeterminati i soldi che stanno prendendo. Nessuno lo ha imposto. Non sono delle vittime, per così dire, della legge.

Nessuno li ha obbligati, lo ribadiamo, possono sempre rinunciare. Anzi, può fare il sindaco gratis (ma non lo chiediamo) se vuole. La cifra, dunque, la stabiliscono il sindaco e la sua giunta, con apposita delibera. Quindi, lo ribadiamo, si autodeterminano. Ed è questo il messaggio che noi, in un momento così delicato per la città, in cui ci sono numerose famiglie che stentano ad arrivare alla fine del mese, vogliamo possa passare. Ed è tale circostanza da noi del Pd ritenuta un fatto grave e politicamente sbagliato. La politica, non ci sono dubbi, è anche questione di etica e di opportunità. Ogni anno questa giunta ci costa più di un milione di euro e in tempi di vacche magre non è certo la cosa migliore che si possa auspicare. Una forma di spreco che si sarebbe potuta contenere”.