Indennità: scontro tra sindaco di Ragusa e Pd. Cassì si giustifica: “E’ la legge”. Il Pd: “Dagli originari 4.000 euro ora prende ben 10.000 euro al mese in una città di 70.000 abitanti”

HomePolitica

Indennità: scontro tra sindaco di Ragusa e Pd. Cassì si giustifica: “E’ la legge”. Il Pd: “Dagli originari 4.000 euro ora prende ben 10.000 euro al mese in una città di 70.000 abitanti”

RAGUSA – “4 aumenti in un anno e mezzo. Giustificati più o meno dalle normative vigenti, beninteso, ma il succo non cambia. Abbiamo una giunta guidata da un sindaco che non si è posto il minimo cruccio. Tutti i componenti dell’esecutivo si sono visti raddoppiare le loro indennità nel giro di breve volgere di tempo. E tale circostanza si è concretizzata a fronte di una situazione in città che tutti sappiamo essere quella che è”. Lo dicono i componenti del gruppo consiliare del Pd, il capogruppo Giuseppe Calabrese e i consiglieri Mario Chiavola e Giuseppe Podimani, che mettono in evidenza quello che è accaduto. “Come opposizione – continuano – abbiamo il dovere di fare emergere quello che sta succedendo, visto che, per quanto riguarda il primo cittadino, ad esempio, e gli altri poi tutti a seguire in scala con i relativi parametri, abbiamo una indennità che di fatto è passata da 4000 euro al mese a quasi diecimila. Ci sono obiettivi tali da raggiungere che giustificano un simile esborso in carico alla collettività? Una determinazione del genere è funzionale ai traguardi che si intendono tagliare? Ce lo chiediamo e lo chiediamo alla comunità ragusana, evidenziando che molte famiglie non riescono a fare quadrare i conti del bilancio mensile e che questa difformità non sembra molto improntata al senso dell’equilibrio”.

“L’indennità di funzione di sindaci, assessori e presidenti del Consiglio è stabilita da una legge dello Stato che ha recentemente adeguato gli importi parametrandoli alle indennità percepite da deputati, senatori e dai presidenti di Regione”. Questa la replica del sindaco Peppe Cassì. “L’Anci, Associazione italiana dei Comuni, all’epoca guidata dal Sindaco del Pd di Bari Antonio Decaro, ha fortemente voluto questo adeguamento per colmare una disparità di trattamento incomprensibile ed ingiusta. Secondo questa norma – dice Cassì – l’indennità dei sindaci dei Comuni capoluogo fino a 100.000 abitanti, come è Ragusa, è pari al 70% di quella che spetta al presidente della Regione. L’indennità di assessori e presidente del Consiglio è pari al 60% di quella del sindaco. Tutti i 108 Comuni capoluogo d’Italia, compresi i 9 siciliani e compresi tutti quelli a guida Pd (e sono la maggioranza), hanno quindi adeguato le indennità dei propri amministratori. Come mai i consiglieri locali del Pd sollevano la questione solo per Ragusa, smentendo il loro stesso partito? Ragusa dovrebbe ricevere un trattamento diverso rispetto a tutti gli altri Comuni d’Italia e siciliani? Può l’azione politica scendere ad un livello così basso e fare demagogia in modo così spudorato e a buon mercato? L’adeguamento delle indennità in varie fasi, che il Pd usa strumentalmente per lasciare intendere chissà quale opacità – conclude Cassì – è in realtà dovuto ad un errore degli uffici nel calcolo degli importi”.

Non si è fatta attendere la controreplica del Pd: “Altro che strumentalizzazione – si legge in una nota – il sindaco non tiri in ballo i suoi colleghi dem o gli adeguamenti normativi. La risposta del sindaco, come al solito, non centra affatto il bersaglio. Il primo cittadino Peppe Cassì dovrebbe provare solo vergogna a prendere di stipendio 10.000 euro al mese in una città di 70.000 abitanti. Vale a dire un milione di euro all’anno se consideriamo le cifre di tutta la giunta. Da quando si è insediato, l’indennità di funzione del sindaco si è più che raddoppiata, passando da 4.000 a 10.000 euro al mese. Ma di quale demagogia parliamo? Invece di pubblicare in pompa magna sui suoi profili social le varie iniziative che poi non porta neppure a compimento, perché non racconta ai cittadini di quanto si è aumentato lo stipendio?” Così il gruppo consiliare del Pd di Ragusa in controreplica alle affermazioni del sindaco Cassì sulle indennità di funzione.