SCICLI – Una folla commossa lunedì scorso nella chiesa di San Bartolomeo per i funerali di Adolfo Padua. E’ venuto a mancare all’età di 80 anni per un male che non gli ha lasciato scampo sebbene all’inizio sembra che le cure avessero dato risultati buoni. Numerose le personalità presenti e i rappresentanti delle istituzioni per una figura che ha saputo incarnare vari profili: è stato infatti medico, consigliere provinciale, sindaco di Scicli e, soprattutto, uomo di sport. Al fratello Salvatore, infatti, è dedicato il premio più prestigioso del nostro territorio, il Padua appunto, che celebra l’atleta dell’anno. Ad officiare il rito funebre don Pietro Zisa e don Ignazio La China. In prima fila la moglie, con i figli Adriano e Elvira. Ma tante erano le figure pubbliche che erano in chiesa. L’auspicio di tutti è quello che il premio Padua possa ancora vivere non solo nella memoria di Salvatore Padua, adorato fratello di Adolfo ma, oggi più che mai, di Adolfo stesso.
Anche il comitato provinciale Csen Ragusa, rappresentato dal presidente Sergio Cassisi, ha voluto rendere l’estremo saluto ad Adolfo Padua, medico urologo, sportivo, già rappresentante delle istituzioni, ma soprattutto mentore del trofeo Atleta dell’anno che portava il nome del fratello, Salvatore Padua, venuto tragicamente a mancare in giovane età. Il premio, tra l’altro, da qualche anno, grazie alla grande apertura e disponibilità proprio dello stesso Adolfo Padua, si era potuto fregiare del trofeo Csen che costituiva un’appendice di valore per tutti quegli sportivi che, affiliati con l’ente di promozione sportiva, si erano messi in luce nel corso dell’anno e quindi di fatto promuovendo la propria candidatura come futuro atleta dell’anno. “Siamo profondamente costernati per questa dolorosa perdita – sottolinea il presidente Cassisi – perché Adolfo Padua ha sempre rappresentato un faro per il nostro eps, sin dai primi tempi, da quando, cioè, si instaurò una collaborazione proficua che mise in luce la sua propensione al dialogo e alla capacità di sapere esaltare tutto ciò che riguarda il mondo dello sport. L’amico Adolfo Padua, perché per il Csen tale si può definire, ha saputo mettere in rilievo tutti gli aspetti che delle varie discipline sportive costituiscono un elemento essenziale, riuscendo a non tirarsi mai indietro. Non possiamo non ricordare le numerose riunioni, a cui sono stato presente in qualità di componente della commissione per individuare i migliori sportivi del territorio ragusano, e le varie cerimonie di premiazione del trofeo Padua a cui abbiamo partecipato e che hanno esaltato il ruolo degli atleti, soprattutto in quegli sport a torto definiti minori che, invece, proprio in questo contesto riuscivano a trovare una prospettiva ampia di esaltazione, fornendo a tutti noi gli stimoli più adatti per proseguire la nostra attività. Lanciamo una proposta affinché ad Adolfo Padua possa essere intitolato un impianto sportivo tra i più significativi della nostra provincia e rivolgiamo le nostre più sentite condoglianze ai familiari, in particolare alla moglie e ai figli, sapendo che l’esempio del loro congiunto è stato fonte di ispirazione per ciascuno di noi. Adolfo Padua non sarà dimenticato”.