SCICLI – A Scicli ci si mette in fila già all’alba agli sportelli di Iblea Acque per risolvere il problema delle bollette idriche “pazze”: lo rende noto il Pd cittadino, in una nota a firma della consigliera comunale di Scicli Paola Giannone.
“La mattina – prosegue – ci ha visto distribuire i numeri con cui mettersi in fila, abbiamo ascoltato qualche cittadino con in mano bollette da capogiro. Insomma, nulla di nuovo sotto questo sole. Come promesso, continueremo ad essere presenti il venerdì per porre attenzione da vicino a ciò che accade, ma oggi è necessaria una presa di posizione definitiva”.
“L’amministrazione – sempre la rappresentante dem – deve mettere i cittadini nelle condizioni di non fare la fila alle 4 del mattino per essere tra i primi, così da poter tornare il prima possibile a lavorare, di non avere assistenza di nessuno tipo al momento dell’arrivo, dovendosi quindi autogestire, sarebbe utile all’arrivo del cittadino una suddivisione in corsie, in base alla tipologia del problema. Questo presuppone la presenza di un maggior numero di operatori di Iblea Acque, oppure incrementare il numero delle giornate dedicate ai cittadini. Se ciò, per una serie di ragioni non fosse possibile, sia per una carenza di personale di Iblea Acque, sia per l’incapacità del sindaco di sopperire a tale mancanza inviando personale del Comune, ci si muova per altre strade. Si faccia una convenzione con i Caf, con i sindacati che in qualche modo possono coadiuvare in questa fase, definibile emergenziale, gli operatori di Iblea Acque e snellire le centinaia di richieste arrivate sia on line che da fronte office”.
“Ci stiamo muovendo insieme ad altri consiglieri comunali per la richiesta di un consiglio comunale aperto, in cui avremo modo di interfacciarci pubblicamente con il sindaco e con i dirigenti di Iblea Acque e allo stesso tempo chiedere collaborazione alle parti sociali per trovare una soluzione congiunta al problema” conclude la nota.