MODICA – Niente autostrada da Modica a Scicli, almeno per il momento: il finanziamento di 350 milioni è stato difatti ufficialmente cancellato dal Comitato interministeriale per la programmazione e lo sviluppo sostenibile (Cipess) a quanto pare per i troppi ritardi accumulati nel tempo per la realizzazione del tratto autostradale, lungo 11 chilometri, della seconda tranche dell’opera infrastrutturale, lungo l’asse Rosolini Ragusa, in riferimento al lotto 9. Lo scorso novembre la Cna territoriale di Ragusa aveva scritto una pec alla Cosedil Spa, la società che si è occupata della realizzazione del tratto autostradale della Siracusa-Ragusa-Gela che da Rosolini conduce a Modica, per evidenziare una serie di problematiche in ordine alla mancata liquidazione delle somme dovute alle imprese fornitrici. Sulla base delle valutazioni complessive con i titolari delle imprese in questione, emerge che, per tutto il 2024, le fatture sono rimaste inevase, con diverse centinaia di migliaia di euro ancora dovute alle ditte in questione. La stragrande maggioranza dei fornitori è associata alla Cna che si è dunque fatta carico di tutelare gli interessi delle suddette imprese che, da sempre, si sono rivolte all’organizzazione di categoria per ottenere dei riscontri importanti rispetto alle varie e numerose problematiche emerse durante il non sempre facile andamento dei lavori. Nonostante i vari solleciti, però, non si riesce a sbloccare. La difficoltà è diventata consistente anche perché, finora, per tutti questi mesi, i fornitori sono rimasti tranquilli e però dal mese di gennaio a oggi le somme sono lievitate a non finire sulle forniture.
La Cosedil, rispondendo alla pec, rileva che vanta un credito complessivo scaduto, maturato a vario titolo per questo appalto, nei confronti del Consorzio autostrade siciliane pari a 18 milioni e 200.000 euro. Il Cas, spiega la Cosedil, non dà riscontro da mesi né sui tempi né sulle modalità di rientro di quanto dovuto a tutte le imprese che hanno collaborato a realizzare l’autostrada in oggetto. Ecco perché la Cosedil, allegando la comunicazione della Cna pervenuta via pec, ha scritto al governatore Schifani e all’assessore regionale Aricò per sensibilizzarli a un intervento sul Cas che è un ente pubblico economico controllato dalla stessa Regione. Inoltre, Cna rileva che c’è un indotto di lavoratori dipendenti, rispetto alle aziende in questione, che occorre prendere debitamente in considerazione. E’ ovvio, sottolinea la Cna territoriale di Ragusa, che non è possibile attendere oltre.