RAGUSA – Sono stati di nuovo sequestrati dalla squadra mobile, su decreto urgente emesso dalla procura di Ragusa, i 47.250 euro in contanti che erano stati trovati nella casa, pure questa posta sotto sequestro, di un 23enne gambiano trovato in possesso di hashish, cocaina, e, come accennato, dell’ingente somma in contanti, nascosti nell’abitazione. Il giovane era stato sorpreso in centro storico con oltre 60 grammi di hashish, 19 grammi di cocaina in pietra purissima e con i 47.250 euro in banconote di vario taglio. Il 23enne pare avesse avviato una proficua attività di spaccio di sostanze stupefacenti avente come base operativa proprio la sua abitazione sita nel centro storico di Ragusa, diventata un vero e proprio “market della droga”. Lo stupefacente era stato sequestrato assieme agli oltre 47.000 euro in contanti, somma ritenuta provento dell’attività di spaccio. I soldi erano stati trovati in un cassetto della cucina, nella casa dove l’indagato viveva con la moglie. E proprio a quest’ultima i giudici del riesame avevano ritenuto appartenessero i soldi, disponendone il dissequestro. La donna aveva difatti avviato da qualche tempo una impresa di pulizie e i giudici avevano stabilito che la somma provenisse proprio dall’attività lavorativa della donna, ordinandone la restituzione in quanto non era stata provata la connessione con la presunta attività di spaccio dell’indagato.
Le successive e certosine indagini della squadra mobile hanno però permesso di accertare che la giovane coppia aveva la disponibilità di un complesso di beni mobili e immobili per un valore di oltre 70.000 euro, sproporzionato rispetto alle risorse finanziarie e ai redditi percepiti. Nello specifico, gli accertamenti patrimoniali effettuati tramite l’agenzia delle entrate e l’istituto nazionale per la previdenza sociale, hanno evidenziato una forte sproporzione dei redditi della coppia, i quali risultavano ammontare per una cifra di gran lunga inferiore rispetto alle disponibilità dei beni posseduti.
Pertanto, vista la mancata giustificazione della provenienza lecita del rilevante compendio patrimoniale posseduto e l’elevata probabilità che il medesimo sia provento dell’attività criminosa, la procura iblea ha emesso decreto urgente di sequestro dei beni finalizzato alla confisca. L’abitazione sottoposta a sequestro, ove il 23enne aveva avviato una fiorente attività di spaccio nonostante fosse sottoposto agli arresti domiciliari, era stata acquistata con vari assegni, ciascuno inferiore alla somma di 5.000 euro, in evidente elusione della normativa Antiriciclaggio del 2023. Il sequestro dei beni nella disponibilità della coppia (ossia la somma di 47.250 euro e l’abitazione situata al centro di Ragusa) disposta dal Pubblico Ministero ed eseguito dagli investigatori della Squadra Mobile diretta dal Vice Questore Aggiunto Andrea Monaco è stato poi convalidato dal giudice per le indagini preliminari, a conferma della piena condivisione dell’attività investigativa svolta.