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A Scicli Valeria Timperanza si è dimessa da assessore dopo circa 5 mesi. Scricchiolii nella maggioranza?

SCICLI – Valeria Timperanza si è dimessa da assessore del comune di Scicli per motivi familiari dopo circa 5 mesi. Lascia le deleghe alla cultura, beni culturali, sport, decentramento, borgate, politiche giovanili, mobilità sostenibile, rapporti con il Consiglio comunale e Politiche per l’immigrazione. Il sindaco Mario Marino, che ha assunto ad interim tali deleghe in attesa della nuova nomina assessoriale, ha ringraziato Valeria Timperanza per l’impegno e il lavoro profuso. Le dimissioni dell’assessore Timperanza, che ai tempi era subentrata nel mini rimpasto della giunta Marino dopo il fatti collegati all’ex assessore Peppe Puglisi, portano adesso a ricercare gli equilibri politico amministrativi usuali in ogni giunta. Se è vero che è il Sindaco che deve fare la nomina, per gli equilibri propri dei consigli comunali, la proposta meglio detta “indicazione” del nuovo nome, deve partire da un partito o movimento. Ed in questo caso tocca sempre al consigliere Peppe Puglisi, leader del movimento “Libertà Popolare” indicare tale nome. Questo, in linea di massima, per mantenere l’equilibrio in Consiglio Comunale che permette oggi alla Giunta Marino di avere una buona maggioranza. Accanto al nome indicato si tratta poi di vedere se l’insieme della Giunta riesce poi a trovare quella visione globale che permette di avere percorsi più tranquilli e di maggior risultato.

Nei giorni scorsi si era avuto un botta e risposta tra maggioranza, sindaco e minoranza rispetto ad una indicata maggioranza che dimostrava difficoltà. Si è parlato di delibere di consiglio che non riescono a trovare il passo giusto o di consiglieri che possono essere attratti da altri lidi politici. Ad oggi, sembra che con l’inserimento di un nuovo nome ex “Libertà Popolare” le cose dovrebbero ritornare più serene. Si tratterà adesso di vedere se in questa fase di riassestamento, ci potrebbe essere da parte dei movimenti civici che supportano Marino, una spinta per un ulteriore cambio assessoriale per una maggior visibilità che rafforzi gli equilibri di consiglio.