L’elicottero della polizia su Vittoria e Comiso. Arrestate 7 persone che piazzavano bombole gpl, minacciando di farle esplodere se i commercianti non pagavano il pizzo

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L’elicottero della polizia su Vittoria e Comiso. Arrestate 7 persone che piazzavano bombole gpl, minacciando di farle esplodere se i commercianti non pagavano il pizzo

VITTORIA – Minacciavano commercianti e imprenditori edili di far scoppiare nelle loro case o nelle loro aziende delle bombole gpl con tanto di miccia (poi essere stato accertato come falso innesco) se non avessero pagato il cosiddetto “pizzo”. Il gruppo criminale che aveva concretizzato questa estorsione con il metodo mafioso era composto da 7 soggetti, tutti colpiti da altrettante ordinanze di custodia cautelare eseguite dalla squadra mobile di Ragusa, in collaborazione con i colleghi dei commissariati di Vittoria e Comiso, su disposizione della Procura Distrettuale Antimafia di Catania. Gli indagati sono un 38enne, un 37enne, un 49enne, un 39enne, un 40enne un 32enne e un 24enne, ovvero il più giovane del sodalizio criminale. 4 di loro sono finiti in carcere, gli altri 3 ai domiciliari.

Tutti sono accusati di estorsione in concorso, aggravata dal metodo mafioso, tra febbraio e agosto 2023, allorquando gli indagati si sarebbero resi responsabili di una serie di reati ai danni di commercianti ed imprenditori operanti nel settore edilizio, nei territori di Vittoria e Comiso. Nel caso di 2 imprenditori edili di Comiso, la richiesta estorsiva è stata preceduta da inequivocabili atti intimidatori che sarebbero stati posti in essere dagli indagati collocando, nei pressi delle abitazioni e delle aziende delle persone prese di mira, 2 bombole gpl con un finto innesco (una miccia) e con su riportato il nome della vittima, tanto per essere chiari. Si tratta di modalità evidentemente idonee a costringere le vittime al pagamento del cosiddetto pizzo, con una concreta minaccia alla loro incolumità personale e alla integrità dei loro beni aziendali. Il blitz, scattato all’alba di mercoledì, ha visto l’impiego di oltre 60 unità della Polizia di Stato, tra cui personale del Reparto Prevenzione Crimine di Catania ed unità cinofile, nonché il supporto di un elicottero del reparto volo della Polizia di Stato di Palermo.