Il 19mo Rapporto Italiani nel mondo della Fondazione Migrantes certifica che «La Sicilia si conferma nel 2024 la regione con la comunità di iscritti all’Anagrafe italiani residenti all’estero (Aire) più numerosa (+826 mila), seguita dalla Lombardia (+641 mila) e dal Veneto (+563 mila) – spiega il Report -. Il 45,8% degli iscritti all’Aire è di origine meridionale (oltre 2,8 milioni, di cui 956 mila isolani). Oltre 2,3 milioni sono, invece, del Settentrione (il 19,0% sia per il Nord-Est che per il Nord-Ovest con una leggera differenza in positivo per quest’ultimo di circa 23 mila iscritti). Oltre 966 mila sono, invece, gli iscritti del Centro Italia (15,7%)». Nel 2024, fa notare anche il Report, si registra ancora più marcatamente il cambiamento che sta interessando l’intera comunità dei cittadini italiani residenti fuori dei confini nazionali la cui origine regionale, in passato spiccatamente meridionale, si sta modificando «a favore di partenze che interessano l’intero territorio nazionale e, di conseguenza, di cittadini che disegnano appartenenze territoriali complesse perché figli di processi migratori plurimi (dal Sud al Centro-Nord Italia e dal Centro-Nord a oltreconfine) e per i motivi più variegati: dalle famiglie che si spostano, alla mobilità per studio, dagli spostamenti per lavoro ai trasferimenti per ricongiungimento familiare».
«Il 54,2% dei 6,1 milioni di iscritti all’Aire si trova, nel 2024, in Europa (più di 3,3 milioni, di cui oltre 2,5 milioni nell’Ue a 15) e il 40,6% in America (oltre 2,4 milioni, di cui 2 milioni in quella centro-meridionale). A seguire: oltre 167 mila in Oceania (2,7%), più di 78 mila in Asia (1,3%) e 70 mila in Africa (1,1%). L’Europa si conferma il continente in cui vive stabilmente la comunità italiana più dedita alla mobilità circolare all’interno dei Paesi dell’Unione: dal 2020, 332 mila connazionali si sono trasferiti nell’Ue e a questi occorre aggiungere altri 11 mila cittadini e cittadine italiani che hanno spostato la loro residenza in altri Paesi europei fuori dell’Ue».