POZZALLO – Un 36enne di Pozzallo è stato arrestato dalla polizia per lesioni gravi e sfregio con un’arma da taglio ai danni di un 38enne pozzallese, portato al pronto soccorso dell’ospedale Maggiore di Modica. Il ferito, grondante di sangue, era giunto vigile ed era stato immediatamente stabilizzato e sottoposto ad intervento chirurgico in quanto aveva riportato una vistosa e profonda ferita al volto, colpito da un fendente sferrato da un soggetto a lui noto che gli aveva procurato un profondo taglio dalla fronte al mento, rimanendo miracolosamente illesi gli occhi. Le indagini sono state immediatamente avviate dal dirigente il commissariato di Modica Lorenzo Cariola, che, unitamente ai suoi collaboratori, ha ricostruito in pochissimo tempo la dinamica del grave reato e ha individuato l’autore.
L’accoltellatore si era presentato nell’abitazione del giovane al fine di chiarire determinate dinamiche intercorrenti tra i 2, aggredendolo con un forte pugno al volto immediatamente dopo che il trentottenne aveva aperto la porta. Ne era nata una colluttazione e l’indagato aveva estratto dai jeans un coltello a scatto, colpendo al capo il 38enne, il quale, a stento, era riuscito a rientrare in casa, dove era stato soccorso dai famigliari che avevano richiesto l’intervento dell’ambulanza. L’aggressore quindi si era dileguato, facendo perdere le proprie tracce. L’operato dei medici si è rivelato provvidenziale e al malcapitato è stato letteralmente ricucito il volto con oltre 40 punti di sutura. Ma l’uomo ha comunque subìto lo sfregio permanente del viso, con ripercussioni anche psicologiche, oltre che estetiche.
Solo il caso ha voluto che non siano stati attinti gli occhi, con probabili sviluppi ancora più gravi, financo mortali. Fra l’altro, il grave ferimento in questione era stato preceduto da una coltellata alla mano, più lieve, inferta alla vittima dal medesimo aggressore ad agosto ed è avvenuto a soli 5 giorni dalla liberazione dell’indagato, il quale era già ristretto in carcere per altra causa, avendo numerosi precedenti di polizia e giudiziari per lesioni, porto abusivo di armi e stupefacenti. Ora il 36enne si trova rinchiuso nel carcere di Ragusa, a disposizione dell’autorità giudiziaria.