Bollette salate: comuni siciliani pensano ad un Natale al buio

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Bollette salate: comuni siciliani pensano ad un Natale al buio

Bollette salate ed i comuni siciliani pensano ad un Natale al buio. Le fatture luce e gas non sono ancora arrivate nei 391 comuni siciliani ma la previsione è di 200 milioni in più rispetto al 2021. L’Anci ha fatto una stima prudenziale e calcola che i comuni dovranno impegnare 350 milioni in tutto, 150 milioni che è la spesa storica e 200 milioni di aumento. Nel Ragusano il sindaco di Vittoria Francesco Aiello intende spegnere i pali dell’illuminazione pubblica dopo la mezzanotte per risparmiare sulle esose bollette elettriche che stanno mettendo in seria difficoltà la quasi totalità dei comuni d’Italia. Lo ha reso noto lo stesso primo cittadino dalla sua pagina Facebook specificando che lo spegnimento non interesserà tutti i pali, ma sarà organizzato in maniera alternata, dopo averne testato la possibilità tecnica. Potrebbe essere il primo di una lunga serie di casi. Il segretario generale dell’Anci Veronica Nicotra ha fatto un po’ di conti: “Ogni anno i Comuni spendono in media 1,8 miliardi in costi energetici. Quest’anno, rispetto al 2021, in alcuni Comuni l’incremento potrà superare il cento per cento. Parliamo di simulazioni su dati Siope, quindi dati di spesa reali. Siamo di fronte a un costo quasi raddoppiato, A conti fatti ai Comuni servirà un altro miliardo per continuare a erogare servizi legati all’energia, per chiudere i bilanci di quest’anno e per impostare quelli del 2023. Siamo di fronte a un livello di esposizione molto grave, che abbiamo denunciato dai primi mesi di quest’anno. Per i Comuni, fino a ora, sono stati previsti circa 800 milioni di compensazioni ma 510 devono ancora arrivare”. I Comuni dal loro canto stanno facendo tutto il possibile, per ridurre i consumi per esempio rivedendo i tempi dell’illuminazione o utilizzando la tecnologia a led. Ma si tratta comunque di un risparmio molto marginale. Ci vorrebbero investimenti per dotare gli edifici pubblici e privati di pannelli fotovoltaici ma i tempi sono lunghi ed in molti casi gli interventi non sono resi possibili per le limitazioni imposte dai piani paesaggistici che nei centri storici vietano l’installazione dei pannelli fotovoltaici. Da un lato si assiste alla richiesta sempre più urgente e numerosa di pannelli e dall’altro ai veti delle sovrintendenze mentre le bollette continuano a crescere e a fare scoppiare i bilanci.