I carabinieri del comando provinciale di Ragusa hanno effettuato una serie di controlli a carico dei percettori del reddito di cittadinanza, individuando soggetti che, attraverso dichiarazioni false o mendaci, beneficiavano del sostegno economico senza, in realtà, averne diritto. In particolare, i militari della stazione di Ragusa Ibla, a conclusone di complessa attività di indagine, hanno denunciato in stato di libertà all’autorità giudiziaria 4 ragusani per indebita percezione del reddito di cittadinanza e truffa aggravata. I soggetti avevano dichiarato residenze anagrafiche fittizie, figurando in nuclei familiari autonomi, abbattendo così l’indicatore della situazione economica equivalente in maniera tale da accedere al reddito e riuscendo a raggirare il sistema per la somma complessiva di circa 38.000 euro solo nel 2022. Una di essi in particolare, una 64enne, percepiva la somma di ben 1.200 euro mensili sebbene abitasse di fatto con sua figlia, anche lei beneficiaria del reddito di cittadinanza. I 2 avevano nella propria disponibilità diversi beni, tra cui 2 auto, un motociclo e un autocarro, quest’ultimo utilizzato per la vendita in nero di prodotti agricoli. A Scicli i carabinieri hanno denunciato una donna che aveva avuto accesso al reddito di cittadinanza dichiarando che all’interno del proprio nucleo famigliare nessuno poteva contare su un reddito fisso mentre, invece, gli accertamenti svolti dai carabinieri hanno permesso verificare che uno dei componenti aveva un contratto di lavoro da cui gli derivava una regolare retribuzione. In questo caso il danno rilevato si aggira sui 20.000 euro indebitamente percepiti. I Carabinieri, scoperte le truffe, hanno quindi provveduto a far sospendere l’erogazione dei fondi e a denunciare i 4 indagati.