Associazioni e sindacati vogliono fermare la Sicilia per un giorno. La protesta punta a porre l’attenzione sugli aumenti di bollette di luce e gas e generi alimentari rincarati in media oltre il 10,5%. Le piccole e medie imprese si trovano schiacciate da costi divenuti insostenibili. Tutto ciò produce effetti a cascata terribilmente negativi sull’economia e la società siciliane: si paventa la conclusione dell’attività di centinaia e centinaia di realtà con conseguenti sospensioni dal lavoro o licenziamenti per migliaia di lavoratori. Ma non solo. E’ incombente il rischio di precipitare in condizioni di povertà relativa per quasi un quarto della popolazione. Le misure finora adottate si sono rivelate insufficienti a fronteggiare una situazione che appare in peggioramento, mentre resta sullo sfondo il piano di emergenza energetica per il prossimo inverno, con ipotesi di razionamento del gas malgrado le direttive sul risparmio dei consumi energetici. E anche gli artigiani e le famiglie rischiano di essere risucchiate in un baratro senza fondo. La manifestazione unitaria coinvolgerà non a caso tutte le categorie artigianali, commercio, agricoltura e industria per dare un segnale forte che si auspica possa concretizzarsi in sostegni fattivi per famiglie, artigiani e imprese.