A livello provinciale la proiezione sui 4 seggi attribuiti a Ragusa per l’Ars conferma il seggio di Fdi con Giorgio Assenza in pole position, Stefania Campo, che gode del trascinamento del M5S, e di Nello Di Pasquale grazie alo zoccolo duro del Pd. “Balla” solo il quarto seggio, che, nella passata legislatura, è stato di Orazio Ragusa, allora nella lista di forza Italia e ora confluito nella Lega. Il parlamentare sciclitano appare favorito dall’effetto scia di Nino Minardo, che ha toccato quota 41% alle Politiche nell’uninominale, tornando di fatto in parlamento, anche deve guardarsi bene dalla lista di De Luca che viaggia sull’8% e potrebbe esprimere anche a Ragusa un suo uomo. Più defilati, perché non superano la soglia del 5%, ci sono la Dc nuova di Cuffaro per cui corre l’ex sindaco di Modica Ignazio Abbate, e Azione Italia Viva di Calenda. Solo in tarda serata le proiezioni, pur attendibili, diventeranno numeri e percentuali precise a seguito dello scrutinio che è iniziato alle 14. Per quanto riguarda i dati della bassa affluenza alle urne, in Sicilia per le Regionali ha votato il 46,84%. La rivelazione delle 23 attesta un dato deludente e la disaffezione al voto. Catania, con il 53% dei votanti, è stata la provincia che ha risposto meglio, seguita da Messina al 50,17% che sono state le due provincie andate al di là della soglia fatidica del 50%. Ragusa si colloca a metà graduatoria con il suo 44,31% ed Enna è il fanalino di coda con il 37%. Nessuno dei 12 comuni iblei supera la soglia del 50% dei votanti, con Chiaramonte che va appena oltre il 49% ed Ispica che segue a ruota con il 48% abbondante. Per quanto riguarda il voto delle Politiche la Sicilia si attesta al 57,80% dei votanti , un 5% in meno rispetto al 2017. In provincia di Ragusa si registra un dato ancora più basso con il 52,70% dei votanti rispetto al 64,72 del 2017. Giarratana fa registrare il migliore risultato con il 62,26%, seguono Chiaramonte (59,65%) e Modica (58,21%). Ragusa si ferma al 54,20%. Vittoria è fanalino di coda con il 47,30%.