Calcio, Eccellenza/B
La dirigenza rossoblù vuole di più. La delusione serpeggia nel Modica dopo un inizio campionato balbettante. Una sola vittoria, in casa contro il Real Siracusa, un pari esterno ad Acicatena ed una sconfitta fuori casa contro il Nebros oltre ad un pari interno appena sufficiente contro il S. Croce, che è valso, comunque il passaggio del turno di Coppa Italia. Salvo Di Raimondo (foto), che fa parte del poker di dirigenti rossoblù che regge le sorti della società, è chiaro: “Siamo un pò al di sotto delle aspettative e questo inizio claudicante e timido, non ci soddisfa appieno. Ma ci sta; evidentemente è lo scotto di apprendistato alla categoria. Come proprietà abbiamo fatto ogni cosa ed abbiamo sostenuto ogni scelta perchè siamo in mano a professionisti di lignaggio nobile nel calcio, un lusso per questa categoria. La nostra, è un’ambizione che condividiamo con i nostri sponsor, che credono nel progetto che noi quattro abbiamo proposto, che credono nel Modica calcio ed investono in tutto questo. Ecco perchè, senza scoramento ma con consapevolezza, chiediamo di più”.” Adesso è venuto il momento di dare quel qualcosa in più. Da parte nostra, abbiamo fatto ciò che ci è stato chiesto. I mezzi tecnici non ci mancano e non difettiamo in competenze e capacità di soluzione. Ci siamo posti obiettivi ambiziosi che devono essere perseguiti con convinzione generalizzata e diffusa”. Il messaggio alo staff tecnico ed alla squadra è inequivocabile pur senza essere ultimativo ma un malessere si avverte le prossime partite daranno le risposte. Prima la trasferta a Comiso per l’avvio di Coppa Italia, poi due partite casalinghe contro il S. Croce ed il Siracusa.