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Anche la scuola iblea si è rimessa in marcia. Quali sono gli scenari

La scuola iblea si è rimessa in marcia. La maggior parte degli istituti ha preferito anticipare l’inizio ufficiale fissato per lunedì 19 e riservare alcuni giorni per ponti e visite di istruzione. Sarà comunque un inizio strozzato perché molte sedi scolastiche saranno utilizzate come seggi e chiuderanno da sabato 24 a lunedì 26 per via della consultazione elettorale di domenica 25. Per i circa 16.500 studenti tante le novità del nuovo anno. In aula e nei locali scolastici niente mascherine e distanziamento. E non ci sarà neppure la didattica a distanza per chi dovesse assentarsi per aver contratto il virus. La scuola iblea conta tra i suoi iscritti quasi un decimo di studenti stranieri, soprattutto di nazionalità magrebrina per un totale di 1.200 giovani distribuiti soprattutto nella scuola di primo grado. Le 700 classi autorizzate sono distribuite tra 450 istituti, di cui 214 scuole dell’infanzia, 80 scuole primarie, 34 scuole secondarie di primo grado, 59 di secondo grado, 5 scuole serali, 10 istituti di istruzione superiore, 25 istituti comprensivi, 23 circoli didattici. Al Superiore l’indirizzo più gettonato è quello professionale e tecnico, seguito a debita distanza da quello scientifico, linguistico e classico nell’ordine. La scuola iblea sconta comunque un tasso alto di dispersione scolastica e si piazza al secondo posto tra le provincie siciliane. Il dato scaturisce in principal modo dai figli di famiglie immigrate, soprattutto nell’Ipparino, che non frequentano la scuola e sono indirizzati al lavoro dalle stesse famiglie.