Montalbano classico in 4K tiene testa alla Champions League

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Montalbano classico in 4K tiene testa alla Champions League

L’inossidabile (e per l’occasione restaurato) Commissario Montalbano non delude neanche con le repliche e addirittura riesce a tenere testa anche alla Champions League. Quasi 3 milioni di fedelissimi hanno seguito su Rai 1 la versione rimasterizzata de “Il ladro di merendine”, il primissimo episodio della fortunata saga che andò in onda per la prima volta nel 1999 su Rai 2. Un lavoro di restauro notevole rispetto a come era stato finora possibile vedere questo episodio (qualità di visione standard in formato 4:3 e con audio stereo) che si è potuto apprezzare ancora meglio sintonizzandosi su Rai 4K, il canale in alta risoluzione HDR della Rai visibile sul satellite Hot Bird 13° Est tramite parabola con la piattaforma Tivusat. Il canale ha presentato l’episodio in UHD HDR con audio multicanale 5.1 Dolby Digital. Un autentico spettacolo per gli occhi e per le orecchie. Un Montalbano mai visto e ascoltato a questi livelli. Certo, anche se la qualità è stata apprezzabile, non è di certo lontanamente paragonabile ai prodotti 4K HDR nativi di ultima generazione. Per intenderci, guardare il film Thor love & thunder su Disney + in alta definizione è tutto un altro universo. Ma, è bene ribadirlo, il lavoro di rimasterizzazione del Commissario Montalbano, girato oltre 23 anni fa, è stato notevole. Come accennato, sul fronte degli ascolti “Il ladro di merendine” ha totalizzato 2.793.000 spettatori, pari al 18% di share. Su Canale 5 la partita di Champions League Rangers – Napoli ha tenuto davanti al video 2.988.000 spettatori, con uno share del 16.9% Insomma, Montalbano (pur con un episodio classico e andato in onda più volte) se la gioca anche in zona Champions! Mercoledì prossimo andrà in onda il secondo dei 4 episodi restaurati, ovvero “La voce del violino”, un altro grande classico della saga, che, come “Il ladro di merendine”, mostra il meglio del meglio della fiction, con una trama ben strutturata e avvincente, location azzeccate, trovate geniali, ritmo serrato alternato a momenti di sano romanticismo. E poi una regia tesa e coinvolgente con inquadrature ricercate che esalta la recitazione, con tutti gli attori in stato di grazia e mai sopra le righe, con l’introduzione di personaggi molto cari al pubblico come il dottore Pasquano, interpretato dal compianto Marcello Perracchio, e tanti altri. Davvero alto livello rispetto agli episodi più recenti, che hanno cominciato ad accusare il colpo con trame piatte e lente, personaggi a volte ridotti a patetiche macchiette (compreso lo stesso Montalbano) con battute e siparietti su cui è meglio stendere un velo pietoso, e una regia stantia e banale (peraltro presa in mano dallo stesso Luca Zingaretti dopo la dipartita del veterano Alberto Sironi). Insomma, una ghiotta occasione per gustarsi un Montalbano d’annata in preziosi calici di cristallo di Boemia, rispetto alla sbobba più recente che non aveva ormai granché da dire e da mostrare.