Non si placano le polemiche sul potabilizzatore di Camemi, specie dopo che l’assessore ai Lavori pubblici Giuffrida, rispondendo a una sollecitazione del capogruppo in consiglio comunale Sergio Firrincieli, ha chiaramente detto che “Se l’impianto non avesse dovuto fare i conti con una serie di grandi “magagne progettuali”, sarebbe già entrato in funzione molto tempo prima”. “Se l’assessore, da ingegnere, ritiene che possano esserci state addirittura delle “magagne” sia progettuali oppure amministrative – sostiene Firrincieli – ha l’obbligo di denunciarlo, e se non lo fa è passibile anche lui di denuncia per avere eventualmente coperto queste magagne. Noi, per il momento, abbiamo presentato una richiesta di accesso agli atti, firmata dal sottoscritto, per potere esaminare il documento di collaudo di questo potabilizzatore, così da comprendere chi sono stati i tecnici che hanno realizzato l’intervento. Giuffrida asserisce che il collaudo non è stato fatto dalla precedente amministrazione. Ecco perché, quindi, lo invitiamo ad essere immediatamente conseguenziale perchè – conclude il capogruppo consiliare – siamo certi che l’assessore non vorrà rendersi complice di quelle che lui stesso definisce “magagne””.