Il nuovo anno scolastico all’insegna del ritorno alla normalità. In Sicilia si comincia lunedì 19 settembre, ma molti consigli di istituto hanno optato per un anticipo per utilizzare i giorni per altre attività nel corso dell’anno scolastico. Salta l’obbligo della mascherina e della misurazione della temperatura per entrare. Chi avrà la febbre al di sopra dei 37° dovrà restare a casa ma non usufruirà della didattica a distanza (Dad) perché non più prevista. Il “liberi tutti” del ministero è temuto da dirigenti scolastici e famiglie per la circolazione del virus soprattutto in ambienti poco areati e affollati. Inoltre spaventano le basse coperture vaccinali perché in Sicilia solo un bambino su 4 nella fascia 5-11 anni ha completato il ciclo vaccinale mentre la percentuale sale al 72 per cento per la fascia 12-19. Resta poi irrisolto il nodo dell’edilizia scolastica perché in Sicilia ci sono ancora molti istituti alle prese con insufficienza di aule. Pochi i fondi per la manutenzione ordinaria ed ancora di meno quelli per l’acquisizione di sistema innovativi di areazione e filtraggio dell’aria. Un bando regionale assicura 40 mila euro a istituto per un centinaio di scuole per un potenziale di 3.600 classi. Troppo poche per sentirsi al sicuro e l’abbandono della mascherina non è stata forse la misura migliore soprattutto per i tanti alunni fragili. Nella scuola siciliana c’è poi la questione del personale. Si comincia con una mancanza di 100 dirigenti scolastici per cui altrettante scuole dovranno accontentarsi di un preside a “scavalco” ovvero con due istituti da gestire. Oltre ai dirigenti mancano i docenti. Gli uffici scolastici provinciali cercheranno di nominare prima dell’inizio dell’anno i 15 mila insegnanti che mancano all’appello. Ben 11 mila di questi sono quelli di sostegno. E’ una corsa contro il tempo ed in genere passa almeno un mese oltre l’inizio dell’anno per coprire i posti vacanti con i supplenti obbligando le scuole a modificare gli orari o ricorrere ad ogni tipo di espediente per assicurare in qualche modo il servizio.