Corriere di Ragusa Nazionale

Le città siciliane ricche di Street Art. E in Sicilia…

La street art è divenuta una forma d’arte molto apprezzata negli ultimi decenni. È passata dall’essere una forma di contestazione e ribellione, nonché una pratica illegale, a raccontare storie da un punto di vista diverso, dal punto di vista del popolo.

La street art, o arte di strada, ha infatti raggiunto il suo massimo potenziale divenendo uno strumento di denuncia sociale ed un simbolo di pacifismo ovunque.

In tutto il mondo, sono diverse le città che ospitano opere murali che raccontano storie di tradizione locale, politica, natura e attualità.
Anche in Italia le nostre città, da nord a sud, non fanno eccezione. Soprattutto in Meridione e in particolare in Sicilia, questa forma di comunicazione, è divenuta strumento potente fra le mani degli artisti di strada, i quali utilizzano l’arte per avere un impatto politico e sociale verso le istituzioni e per essere da queste ascoltati.
La street art sa essere, non solo “un’arte intellettuale”, ma anche qualcosa di più frivolo, colorato ed accattivante, capace di catturare gli sguardi e l’attenzione, soprattutto “live” durante le performance di giovani artisti durante eventi del calibro di “FestiWall” che si celebra a Ragusa ogni anno dal 2015. Durante questo festival sono molti i writer che raggiungono il capoluogo siciliano per esibirsi.

Dunque, anche in Sicilia ci sono città famose per i graffiti come le grandi capitali europee, che hanno lasciato il segno, ma più in generale, nel mondo, esistono città che sono state elette “capitali della street art”, come riportato dall’approfondimento già citato del portale di slot machine di Betway.

Insomma, si tratta di un fenomeno che da nord a sud, ci racconta l’attualità con gli occhi degli artisti di strada, spesso con performance live atte a combattere discriminazioni, guerre ed ingiustizie sociali.

Vediamo ora 3 città siciliane che hanno fatto di questa arte una forma di riqualificazione urbana e non solo.

1 – Gibellina: 50 anni dopo il terremoto è un museo a cielo aperto

La città di Gibellina in provincia di Trapani è stata ricostruita completamente dopo il devastante terremoto del 1968. Oggi è una vera e propria città-museo all’aperto con tantissime opere di urban art effettuiate da molti artisti, alcuni di questi famosi nel mondo della street art. Le opere di Gibellina parlano di questa disastrosa vicenda, ma non solo. Oltre alle installazioni artistiche già esistenti poi, Gibellina è diventata un centro importante per questa tipologia di arte moderna, grazie a festival “Periferica” che ospita artisti anche stranieri da tutto il mondo.

2 – Ortigia, Siracusa e i graffiti a Salvatore Accolla
Ortigia, fa parte del centro storico della città di Siracusa, si tratta di un’isola che in breve tempo è diventata un centro per la street art siciliana. Qui fra tutti i murales, svetta quello di Salvatore Accolla, pittore siciliano deceduto che è stato omaggiato con un ritratto in stile graffiti, sulla fiancata di un palazzo.
Ortigia presenta poi vicoli con angoli “taggati” dagli artisti street art con i soggetti più disparati e colorati. Spesso si trovano anche omaggi al mare con murales a tema.

3 – Messina: street art come riqualificazione territoriale
Messina è divenuta un centro importante per la street art, non solo per i numerosi esempi di graffiti disegnati in città, ma anche per il Il progetto “Urban Art ME” che ha portato i murales nei quartieri più periferici della città, con l’obiettivo di riqualificare aree abbandonate e coinvolgere la comunità locale. Alcuni di questi graffiti hanno scopo educativo e presentano soggetti impegnati in politiche per il territorio o intellettuali.
Si tratta in questo caso, di un chiaro esempio di street art per denuncia sociale e riqualificazione del territorio siciliano che ha visto coinvolti artisti stranieri ed italiani insieme.

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