CATANIA – Sono 7 i nomi iscritti nel registro degli indagati e suddivisi in 2 distinti avvisi dal contenuto identico in riferimento al fascicolo sull’indagine per incendio colposo sul rogo di Fontanarossa del 16 luglio scorso. I primi 4 indagati sono tutti vertici amministrativi, dirigenti e funzionari della società di gestione dell’aeroporto. L’iscrizione nel registro degli indagati è un atto dovuto, per poter garantire il diritto di difesa soprattutto, in questa fase embrionale dell’inchiesta, per potersi avvalere di propri consulenti tecnici. Lunedì scorso è stato conferito l’incarico ai periti milanesi che già hanno svolto a fine luglio un primo accertamento, ma in quel caso ripetibile. I legali dei 7 indagati hanno già nominato consulenti di parte, alcuni dei quali hanno già preso parte a un primo sopralluogo nell’area sequestrata nel Terminal A di Fontanarossa avvenuto lunedì pomeriggio e durato circa 2 ore. Gli accertamenti irripetibili serviranno a stabilire «la conformità a norma dei materiali utilizzati nell’aerostazione e nel box noleggio auto, dove si è propagato l’incendio, attraverso analisi sulle ceneri dei pannelli interni ed esterni»; «la presenza, l’idoneità e la funzionalità degli impianti antiincendio nella zona arrivi e nel box noleggio auto»; «la conformità a norme dell’impianto elettrico presso il box».