Sport Club Palazzolo – Modica Calcio 1 – 1
Marcatori: 6’ pt Arquin (M), 9’ st Pitronaci (P)
Sport Club Palazzolo: Martinez, Menta, Petrolito, Pitronaci, De Vito, Illustre, Novello, Castrovilli, Suarez, Ziccone, Torres. Panchina: Popa, Lentini, Leone, Messina, Diliberto, Garofalo, Tabacco. Allenatore: Giuseppe Matarazzo.
Modica Calcio: La Licata, Pettinato, Rallo, Mollica, Schembari, Cappello, Belluso, Palmisano, Arquin, Idoyaga, Incatasciato. Panchina: Floridia, Battaglia, Margaritini, Mallia, Denaro, Kondila, Maimone, Susino, Vitelli. Allenatore: Pasquale Ferrara.
Ammoniti: Illustre, Pitronaci (P), Belluso (M)
Arbitro: Pierpaolo Longo (Sezione di Catania)
Assistenti Arbitrali: Roberto Fraggetta (Sezione di Catania), Andrea Triolo (Sezione di Acireale)
Il Modica Calcio non va oltre l’1-1 sul terreno di gioco dello “Scrofani-Salustro” di Palazzolo Acreide nell’ andata dei Sedicesimi di Coppa Italia Eccellenza. La squadra rossoblù passata in vantaggio nelle fasi iniziali del match, non è riuscita ad arrotondare il punteggio, subendo il ritorno dei padroni di casa che all’alba della ripresa agguantano il pari. Il Modica inizia la gara cercando subito di imprimere ritmo, e in due circostanze con Palmisano prima, che calcia alto da ottima posizione e Idoyaga poi, che trova la deviazione decisiva di un difensore, avvisano gli avversari. La supremazia degli uomini di Ferrara si concretizza al 6’ con Arquin che sugli sviluppi di un corner calciato da Belluso, batte di testa l’estremo difensore gialloverde per la gioia dei sostenitori rossoblù presenti sulle tribune. Al 21’ Belluso potrebbe già raddoppiare ma Martinez, riesce a ipnotizzare l’attaccante dei Tigrotti mantenendo in partita i suoi; pochi giri di lancetta e l’undici di Matarazzo si vede in proiezione offensiva con Torres che da pochi passi spedisce alto. Al tramonto della prima frazione si segnalano solo due potenziali occasioni per parte con Arquin e Pitronaci che non sortiscono pericoli alle rispettive retroguardie. In apertura di secondo tempo al 54’, il Palazzolo perviene al pareggio proprio con Pitronaci che pesca il jolly da fuori.
Il colpo subito sveglia il Modica che al 60’ potrebbe tornare in vantaggio con Belluso, ma un difensore di casa respinge quasi sulla linea il tocco dell’ attaccante ex Paternò. Nel mentre, un calciatore rossoblù termina a terra ma per il Signor Longo di Catania non ci sono i presupposti per concedere il penalty. Il forcing prosegue e al 66’ ancora Arquin di testa manca il bersaglio di pochissimo sfiorando la doppietta. Al 75′ Idoyaga si invola verso l’area di rigore palazzolese e calcia sul secondo palo ma il tentativo si spegne di poco a lato. Colossale chance per il numero 10 dei rossoblù. A questo punto i gialloverdi di casa amministrano il prezioso pari e di tanto in tanto non trascurano le ripartenze ma il punteggio non cambia più fino al triplice fischio del direttore di gara.
Verdetto rimandato alla gara di ritorno con i ragazzi di Ferrara che dovranno necessariamente vincere per accedere al turno successivo; con il nuovo regolamento infatti il gol in trasferta non ha più valore e inoltre in caso di parità assoluta di reti realizzate tra andata e ritorno si procederà direttamente alla lotteria dei rigori per decretare il vincitore, senza passare dai tempi supplementari. A fine gara Pasquale Ferrara analizza la prestazione della squadra che, con un pizzico di cinismo in più, poteva chiudere le ostilità, malgrado tutto comunque il tecnico rimane fiducioso in vista del match di ritorno tra sette giorni al Barone. “Abbiamo iniziato bene la partita – dichiara mister Ferrara dopo il triplice fischio – dovevamo chiuderla prima ma non ci siamo riusciti, da li il nervosismo e l’imprecisione hanno permesso a loro di pareggiare e la stanchezza non ci ha aiutato a portarci ancora avanti. Meritavamo sicuramente di più perchè da parte dei nostri avversari non ho visto tante vere occasioni da gol, siamo sulla giusta strada per il proseguo della stagione e dobbiamo continuare a lavorare pensando già alla gara di ritorno che giocheremo Domenica a Modica.”