MODICA – La città di Modica in festa per il patrono San Pietro apostolo. La comunità cittadina dei devoti e dei fedeli si stringe attorno al proprio santo. Si comincia sabato, giorno della festa, alle 8,30 in chiesa Madre con la celebrazione eucaristica. Alle 10 il corteo dal palazzo comunale, accompagnato dalla civica filarmonica di Modica, con la presenza del sindaco, delle autorità regionali, dell’Amministrazione comunale, del presidente del Consiglio e dei consiglieri comunali, delle autorità civili e militari oltre che dei rappresentanti delle associazioni locali. Alle 10,30 si terrà la messa della città, presieduta dal parroco arciprete, il sacerdote Giuseppe Stella. E’ prevista la consegna del cero votivo e la firma dell’atto di impegno da parte del primo cittadino e del parroco. Nel pomeriggio, ci sarà, alle 19, la solenne concelebrazione presieduta dal vescovo della diocesi di Noto, mons. Salvatore Rumeo. Dalle 20,30, poi, prenderà il via la processione del venerato simulacro di San Pietro e il paralitico oltre che della reliquia, lungo il corso Umberto, accompagnata dalla civica filarmonica di Modica. Durante tutta la giornata della festa saranno benedetti e distribuiti i fori legati all’iniziativa “Come in terra così in cielo”, per deporli sulle tombe dei propri cari defunti, chiedendo a San Pietro di aprire loro le porte del Paradiso. Alle 22, in piazza Matteotti, è previsto il concerto degli Orbital Debris, tributo ai Queen. Mentre a mezzanotte ci sarà lo spettacolo pirotecnico
Domenica, infine, alle 19,30, è prevista la celebrazione eucaristica a cui seguirà l’estrazione dei premi del sorteggio di beneficenza e la visita serale al campanile. Giovedì sera, intanto, grande successo, in chiesa Madre ha riscosso il concerto del coro dell’Unitre cittadina, con il direttore Orazio Baglieri e il pianista Giorgio Cannizzaro, alla presenza del presidente Unitre Modica, Enzo Cavallo. E sempre giovedì sono state installate le intramontabili bancarelle lungo tutto il viale Medaglie d’Oro, visitate non solo dallo “zoccolo duro”, ma anche da tanti turisti e curiosi, nonostante il gran caldo.