Il tempo tutto sommato ha retto per consentire il normale svolgimento delle feste religiose in un bagno di folla a Modica, Comiso e Scicli rispettivamente con le feste della Madonna Vasa Vasa, a Paci e U Gioia. Proprio a Scicli un acquazzone tanto violento quanto per fortuna breve aveva fatto temere il peggio. A Modica la festa della Madonna Vasa Vasa è andata liscia come l’olio: solo un po’ di vento ha disturbato una giornata comunque assolata e dalla temperatura mite. Il classico bacio di mezzogiorno tra la Madonna ed il Cristo risorto è avvenuto con un paio di minuti di ritardo a causa di una sincronizzazione non proprio perfetta per l’incontro dei 2 simulacri in piazza Monumento. Il tutto sotto gli occhi di centinaia di persone, compresi tantissimi visitatori.
Non a caso circa un milione di turisti stranieri si è riversato in Sicilia per le festività di Pasqua e fino al ponte del primo maggio. L’isola è quindi diventata meta privilegiata per quanti risiedono nel Nord Europa ma anche gli orientali, Giappone in testa, e gli americani hanno scelto l’Isola come meta privilegiata. Superato così il livello pre covid con complessivi 2 milioni di arrivi, di cui un milione provenienti dall’estero. Chi ha scelto la Sicilia lo ha fatto anche, se non soprattutto per seguire i riti della settimana santa. Lo confermano infatti i dati delle presenze ai riti di Caltanissetta, Enna e soprattutto Trapani con i suoi “Misteri”.
Nel sud est siciliano, come accennato, la fonte di attrazione particolare è stata costituita dai riti nelle città barocche come Modica, Scicli e Comiso dove la Madonna vasa vasa, l’Uomo vivo e A paci hanno fatto registrare, come da previsioni, un larghissimo numero di presenze, nonostante le previsioni meteo non favorevolissime. Per l’economia è l’inizio di una stagione che si annuncia felice, se la Sicilia si farà trovare pronta all’appuntamento evitando il caos rifiuti, scioperi nei trasporti e interruzioni stradali per non complicare le vacanze di chi ha scelto di soggiornare qualche notte in Sicilia.
La presenza media è di 4 notti con particolari preferenze tra Palermo, Catania, l’Etna, Taormina e il versante sud orientale. I costi di una vacanza isolana non sono da trascurare perché i trasporti pesano, ma gli aeroporti registrano giornate a pieno ritmo, gli alberghi non sono da meno e per mangiare il costo medio di un pasto in trattoria si aggira sui 35 euro. Lavorano a pieno ritmo anche i noleggiatori dei pullman turistici e le guide, le cui associazioni di categoria riportano prenotazioni ormai esaurite fino ad agosto con pochi buchi da coprire con gli americani in prima fila.