Calcio, Promozione/D
Obiettivo centrato, ma tanto rammarico. Il campionato chiude domenica con la trasferta dei biancorossi in casa del Priolo ma in casa Vittoria si comincia a tirare un primo bilancio ed il presidente Toti Miccoli (foto) vede il bicchiere mezzo pieno. I biancorossi disputeranno la semifinale play off sul campo del Gela tra due settimane ed avranno a disposizione solo la vittoria per andare avanti. Il progetto era, tuttavia, ben altro perché la società biancorossa spinta dall’entusiasmo ed il supporto dei suoi tifosi puntava alla promozione diretta e comunque ad un piazzamento migliore nei play off in modo da potere disputare in casa le gare decisive. Non è stato così perché il Vittoria ha mancato gli appuntamenti decisivi con FCM Misterbianco, Gela ed Atletico Catania nel girone di ritorno. Solo pareggi perché le difficoltà del reparto offensivo sono emerse ancora una volta nonostante gli innesti di dicembre.
Nelle ultime settimane non ha poi convinto l’atteggiamento della squadra, dimostratasi arrendevole e senza grandi stimoli tanto da meritarsi i rimbrotti social dei tifosi e soprattutto una tirata d’orecchie del presidente che dice: “Dobbiamo fare un bagno di umiltà per capire quali sono stati gli errori commessi dall’inizio del campionato. E se da un lato siamo consapevoli di dovere chiedere scusa ai nostri tifosi, dobbiamo anche prendere atto che questa società è stata fondata meno di un anno fa. Chiediamo a tutti i giocatori uno scatto d’orgoglio, tanta concentrazione e voglia di lottare su ogni pallone in questo ultimo scorcio di stagione. In meno di un anno – continua – siamo riusciti a riportare oltre 3.000 tifosi in uno stadio che rischiava di rimanere una cattedrale nel deserto. Abbiamo riportato l’entusiasmo calcistico in città e abbiamo anche una squadra Juniores che ha vinto il titolo provinciale con grandissimo merito. Credo che qualcosa di buono è stato fatto in meno di un anno e tanto ancora può essere fatto. Certo rimane la delusione per come abbiamo chiuso la stagione casalinga, ma ricordiamoci che dall’altra parte c’è un avversario con altri obiettivi”.